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Olimpiadi di Sochi made in Alto Adige

Il palazzetto del curling a Sochi

I giochi organizzati da Putin sono stati una grande opportunità di business per le aziende italiane: ecco come l'hanno sfruttata in Sud Tirolo

Giulio Bucchi
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Non sono soltanto gli atleti azzurri a farsi onore ai Giochi Olimpici di Sochi, ma anche le aziende italiane, soprattutto quelle altoatesine. Impianti di risalita, cannoni da neve e battipista sono stati infatti forniti alla Russia da alcune imprese leader nel settore delle tecnologie alpine, tutte nate in Alto Adige. Un territorio ideale per sviluppare business per varie ragioni, dove esistono molte importanti realtà di servizio per le imprese, in grado di accompagnare sia le start up che le aziende in espansione. La principale è la BLS, Business Location Südtirol – Alto Adige, società di marketing territoriale che supporta le aziende che vogliono insediarsi in Provincia di Bolzano. Questo humus ha permesso la nascita di numerose realtà imprenditoriali di successo, soprattutto in ambito tecnologico, tanto da essere notate e ingaggiate dagli organizzatori delle Olimpiadi in Russia. Come nel settore dell'innevamento artificiale, specialità della TechnoAlpin, i cui 250 cannoni e lance produrranno gran parte della neve utilizzata per le piste di Sochi. Principale sfida del progetto è stata la mitezza del clima che caratterizza il territorio in cui si stanno svolgendo i Giochi, dovuta anche alla stretta vicinanza con il Mar Nero: l'impianto per i salti, ad esempio, si trova ad un'altezza di appena 600 metri sul livello del mare. Per garantire l'innevamento, quindi, è stata necessaria la creazione di un deposito di neve. L'azienda, che oggi conta 350 dipendenti, esporta cannoni e lance in 42 nazioni diverse. Sempre legata alla neve è anche la Prinoth, società del Gruppo Leitner (presente con 18 impianti di risalita), che vedrà i suoi 62 battipista al lavoro a Sochi per 15 milioni di euro. La Prinoth si sta occupando della preparazione di tutte le piste destinate alle gare olimpiche: discesa libera, super combinata, slalom, slalom gigante, freestyle e snowboard. “Questo successo dimostra che le nostre tecnologie sono davvero all'avanguardia e i nostri battipista estremamente affidabili” commenta Werner Amort, presidente della Prinoth “Siamo orgogliosi di portare tutta la nostra esperienza per garantire anche a Sochi piste perfette”. L'azienda altoatesina si è anche occupata della formazione in loco degli autisti che guideranno i potenti mezzi sulle piste di Sochi, trasferendo così non solo i macchinari ma anche il know how aziendale in Russia. Infine il lavoro più particolare, quello della Stahlbau Pichler, che ha progettato l'Hockey Arena (7.000 spettatori) e la Curling Arena (3.000 spettatori), la cui peculiarità è quella di risultare completamente smontabili e quindi trasferibili altrove alla fine dei Giochi. Per gli edifici – che presentano una facciata continua fatta di materiali riciclabili in vetro e acciaio – è stata utilizzata una particolare tecnica chiamata “a secco”, che non si avvale del calcestruzzo. L'azienda, leader nel settore delle facciate continue e delle strutture in acciaio con oltre 200 dipendenti, si sta anche occupando della realizzazione di tre strutture per Expo Milano 2015: il  maestoso Infopoint di fronte al Castello Sforzesco, la vela di copertura in acciaio e vetro di Palazzo Italia e l'Expo Center. Sempre a Milano ha collaborato alla costruzione della Torre Diamante, che sorge nell'area Garibaldi-Repubblica nel cuore di Milano. Insomma, le aziende italiane hanno già vinto il loro oro.

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