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Agricoltura: il Made in Tuscany nella 'vetrina' di Google (3)

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(Adnkronos) - Poi c'è il "Toscano", salame prodotto in qualche paese sconosciuto degli Usa, il "Fennel Pollin Saleme"; la "Palenta" prodotta in Serbia, la "Finocchiono", e l'olio extravergine che sfrutta immagini e riferimenti della toscanità, come per esempio Firenze, per commercializzare confezioni il cui olio è la somma di miscele provenienti da paesi europei. "L'agropirateria internazionale - prosegue Coldiretti - utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all'Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale e frena le potenzialità del nostro export che vale il 6,5% del totale delle esportazioni toscane. Sul piano internazionale questo fenomeno - conclude Coldiretti - va combattuto con l'informazione ma va anche cercando un accordo sul commercio internazionale nel Wto e facendo chiarezza a livello nazionale ed europeo dove occorre estendere a tutti i prodotti l'obbligo di indicare in etichetta l'origine dei prodotti alimentari. A fianco di vino, formaggio, farro e olio, Google ha "selezionato" 10 prodotti dell'artigianato, alcuni molto famosi, altri meno, e proprio per questo da conoscere, come le selle di Grosseto o "sella buttera", l'arte orafa aretina e aretina, la porcellana di Doccia, i piatti musicali di Pistoia, il vetro di Empoli, il cappello di paglia di Signa, la ceramica di Montelupo, la seta Lisio e la concia toscana.

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