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Marcegaglia: fuori dalla crisi

Ma persi 700mila posti

Albina Perri
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 «Siamo fuori dal tunnel della recessione, il peggio è alle spalle, però la crescita sarà lenta e difficoltosa». Lo dice la presidente di Confindustria Emma Marecegaglia, che annuncia «mesi un po' complicati da gestire dal punto di vista dell'occupazione. Serviranno grandi ristrutturazioni e riconversioni: non siamo davanti a una catastrofe, ma dobbiamo gestire mesi difficili. Così il Paese ce la può fare». Confindustriastima che il numero delle persone occupate cali di 700 mila unità tra il quartotrimestre 2008 e il quarto trimestre 2010. È quanto prevede il Centro Studidell'organizzazione che, nel dettaglio, vede 577 mila posti persi nel corso del2009 e altri 120 mila nel 2010. “Germogli di ripresa” - Il Centro Studi diConfindustria rivede in leggero rialzo le previsioni economiche dello scorsogiugno e prevede per il 2009 una variazione del Pil italiano del -4,8% e del+0,8% nel 2010. Secondo l'Ufficio studi lo scenario di ripresa è in gran partedeterminato dal riavvio del commercio mondiale: dal profilo trimestrale emergeinoltre che la svolta congiunturale è avvenuta nell'estate 2009, dopo il puntominimo toccato in primavera. Nel bosco bruciato della crisi iniziano a spuntare“germogli di ripresa” che non risolvono tuttavia i nodi della crisi: l'Italia èdentro le conseguenze economiche della crisi. Così il direttore del CentroStudi di Confindustria, Luca Paolazzi, illustra lo stato della crisi economica.“È come se ci fosse stato un enorme incendio che ha lasciato in piedi qualchealbero da cui iniziano a spuntare i primi germogli”, ha detto Paolazzi perdescrivere la situazione, per la quale, cita anche una frase di Paul Valery: “Ilproblema dei nostri tempi è che il futuro non è più quello di una volta”.

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