(Adnkronos) - "È ormai diffusa – spiega Valentino Scomazzon, che presiede l’Ater di Vicenza – la consapevolezza di dover limitare la cementificazione di nuovo suolo e di dover puntare alla rigenerazione urbana. Il settore pubblico deve dare l’esempio: le Ater sono proprietarie di un patrimonio immobiliare ormai vetusto e che richiede continui interventi di manutenzione. Tuttavia la carenza di risorse economiche non consente di attivare una specifica programmazione per aggiornare i livelli tecnologici delle abitazioni, soprattutto per quanto attiene al miglioramento energetico degli edifici. Per tale ragione abbiamo approfittato appieno dell’opportunità offertaci dalla Regione, utilizzando al meglio la parte di risorse assegnateci". Il fondo di 18 milioni di euro è stato ripartito tra le sette Ater venete. Gli interventi riguardano l’isolamento dell’involucro, delle coperture e in generale di tutte le superfici opache, il miglioramento delle prestazioni energetiche degli infissi e delle superfici trasparenti, l’installazione di impianti per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili quali solare termico, geotermia a bassa entalpia, biomasse. Ogni intervento proposto, sino a concorrenza della somma complessiva assegnata ad ogni Ater, potrà essere finanziato fino al 100% dell’investimento ammissibile.