Roma, 31 lug. (Adnkronos/Labitalia) - "Una sentenza di grande rilevanza per le relazioni sindacali nel Paese e che riscrive l'art.19 dello Statuto dei lavoratori". Lo scrivono i consulenti del lavoro, nel parere n. 3 della Fondazione Studi. Con la sentenza la Corte Costituzionale, sottolineano, "non considera piu', anzi non ha mai considerato, la sottoscrizione del contratto come parametro affidabile per misurare la rappresentativita' del sindacato". "Al riguardo -spiegano gli esperti- si puo' soltanto osservare che la capacita' del sindacato (non solo di essere ammesso alla trattativa, ma) di condizionare il contenuto del contratto, ottenendo la sottoscrizione della controparte, non e' un fatto del tutto neutro ai fini della misurazione della rappresentativita': e' evidente, infatti, che il datore di lavoro ha interesse a includere nell'accordo tutte le sigle effettivamente rappresentative in azienda, in grado di spiegare forme efficaci di lotta sindacale". "L'aspetto piu' delicato -evidenziano i consulenti del lavoro- sembra quello relativo alla definizione del concetto di 'partecipazione alla negoziazione', che rappresenta attualmente il parametro per il conseguimento dei diritti sindacali". (segue)