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Tremonti: "Crisi verso la fine

Ma non è l'età dell'oro"

Silvia Tironi
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La crisi “stapassando”. Parola di ministro Tremonti. Ma l'ottimismo deve essere cauto: “È inatto un rallentamento”, dice il capo dell'Economia, “ma non possiamo immaginareche si apra l'età dell'oro”. Perché “il tempo è corto, stretto”, ha spiegato, e“bisogna fare in fretta. Abbiamo evitato la catastrofe” ora occorre “concentrarele risorse pubbliche su opere pubbliche e interventi specifici ed evitare glierrori del passato”, quando c'è stata una “dispersione in interventi e progetti”. E sullacrisi è intervenuto da Bruxelles anche il numero uno della Bce, Jean-Claude Trichet: "Dire che lacrisi è finita è prematuro" e "non è ancora il momento" permettere in campo strategie di uscita”. Trichet comunque assicura: "La Bce ha un'exit strategy ed èpronta ad entrare in azione al momento giusto". Questionemeridionale – Giulio Tremonti, a Napoli per il convegno del PdL, ha parlato anchedi Sud: il cui rilancio, ha detto, passa attraverso una ricetta che vede tresnodi: le zone "a burocrazia zero", il Consiglio Nazionale delleRicerche e la Bancadel Sud. Le zone franche, sottolinea il ministro, sono difficili da creare, ma"c'è un'idea di zone a costo zero che presuppone coraggio politico, cioèle zone a burocrazia zero. Sarei interessato ad una discussione da fare in modoche venga fuori una proposta di legge o un ddl sulle zone a burocrazia zero”.L'idea si basa sul presupposto che, spiega Tremonti, “in alcune zone non ci siaa carico di chi vuole intraprendere un'attività l'onere della burocrazia.Questo”, sottolinea, “va discusso naturalmente. Credo sia un esempio di grandeciviltà ed efficacia operativa”. Il ministro pensa, in particolare, a dellezone in cui “puoi aprire un'attività, puoi ad assumere, puoi svolgere una seriedi interventi ed è tutto libero tranne ciò che è vietato dalla legge europea”.L'obiettivo, prosegue, è quello di “invertire il processo di anni d'eccesso didiritto». Tremonti invita quindi a ragionare “come gruppo” su una proposta comequella delle free zone”. L'idea èche per chi intraprende un progetto, non ci sia l'onere della burocrazia, deisuoi tempi, dei suoi costi. Si può obiettare che sia un disegno a favore dellacriminalità. Io penso invece sia di grande operatività, del tipo 'è tuttolibero tranne ciò che è vietato dalle leggi penali e dalla Comunità Europea.Cominciamo a riflettere". Quindiaggiunge: “Negli ultimi 20 anni la questione meridionale ha cessato di essereuna questione nazionale. Equesta non è un problema di finanziamento ma difunzionamento; non è un problema tecnico ma politico. Il Paese èdrammaticamente diviso, con una tendenza ad una ulteriore divisione”. Unadivisione che per il ministro dell'economia è testimoniata «anche dall'orarioferroviario» e che porta ad un paese troppo diviso. Secondo Tremonti, dunque,vanno combattuti “la diffusione del crimine e la divisione nazionale». Masoprattutto, bisogna ristabilire il confine tra Stato e privato. Lo Stato devefare lo Stato, facendo ad esempio le opere pubbliche; il privato non devecannibalizzare lo Stato”. Per questo, anche davanti ad una crisi «che registra unrallentamento ma non può far pensare all'arrivo di una stagione d'oro» bisogna tenerconto del fattore tempo, “per evitare di ripetere gli errori del passato”.

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