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Unione europea, il verbale della seduta a porte chiuse: "Crisi coronavirus peggiore del 2008, verso lo smantellamento dell'Eurozona"

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La crisi economica causata dalla pandemia di coronavirus sarà "di gran lunga peggiore" di quella del 2008 e rischia di condurre allo "smantellamento de facto dell'Ue e dell'Eurozona". Lo ha sostenuto il primo vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, Frans Timmermans, durante il collegio dei commissari del 25 marzo scorso a Bruxelles, secondo quanto riportato dal verbale della seduta a porte chiuse consultato dall'agenzia Adnkronos. Il riferimento del politico olandese è alle divergenze degli Statimembri nella risposta finanziaria da dare alla crisi, un timore poi rivelatosi corretto alla luce di quanto accaduto la scorsa settimana. Da una parte la Germania, che ha fatto un largo ricorso agli aiuti di Stato, dall'altra gli Stati più indebitati, come l'Italia, che hanno margini di manovra molto minori.

 

 

 

Durante la riunione Timmermans, su invito della presidente Ursula von der Leyen "ha detto che, secondo lui, la principale sfida in questa crisi è fare sì che le reazioni degli Stati membri a questa situazione senza precedenti, che egli considera di gran lunga peggiore della crisi finanziaria del 2008, non portino allo smantellamento de facto dell'Unione e dell'Eurozona". Timmermans "pertanto ha suggerito che deve essere trovato un equilibrio tra, da una parte, gli sforzi fatti per gestire la crisi in corso, e, dall'altra, i preparativi, di importanza vitale, per un piano di ripresa per il futuro". Il politico olandese ha espresso "estrema gratitudine" per gli sforzi fatti da "tutti i membri della Commissione" per far sì che gli Stati membri "attraversino questo periodo ancora uniti". Timmermans ha inoltre pubblicamente criticato le posizioni assunte dal governo olandese di Mark Rutte, capofila del fronte nordico che di fatto si è contrapposto all'Italia.

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