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Ursula von der Leyen, la mossa segreta per concederci il Recovery Fund e i malumori in Commissione Ue: "Lavora nel bunker con pochi fedelissimi"

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Un vero e proprio lavoro segreto quello che sta portando avanti Ursula von der Leyen. Il presidente della Commissione europea, infatti, sta svolgendo quello che molti funzionari definiscono, in senso spregiativo, "lavoro nel bunker". In sostanza la von der Leyen sta pensando di concedere sovvenzioni a fondo perduto in cambio di riforme strutturali. In questo progetto però, come rivela La Stampa, il presidente esclude i gabinetti dei commissari e persino i vertici di alcune direzioni generali. Pressoché nulli, al momento, i contatti con le capitali. "Tranne Berlino, con cui c'è un dialogo costante", sibila velenosa una fonte diplomatica Ue.

 


Il piano, quello del Recovery Fund, è però slittato al 27 maggio e, stando ai vari passaggi obbligatori, non potrà concedere risorse ai paesi in emergenza coronavirus prima di autunno. L'obiettivo è quello di raccogliere fondi sui mercati, che andranno a sommarsi a quelli del bilancio Ue 2021-2027 vero e proprio. Le risorse saranno distribuite attraverso prestiti a lunga scadenza (loans), ma anche sussidi a fondo perduto (grants). Più difficile il convincimento per i paesi nordici. E così la von der Leyen ha pensato a tutto, anche alle riforme strutturali da concedere in cambio. Notizia sulla quale Paolo Gentiloni assicura: "Non ci sarà una forma di condizionalità". Non solo, per evitare di allungare i tempi, la von der Leyen chiederà ai governi di offrire (su base volontaria) garanzie nazionali.

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