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Il caso Warren Buffett: a 90 anni entra nel club dei "Mister Cento miliardi di dollari", quanto guadagna al giorno

Warren Buffett Foto: Warren Buffett

Tra i grandi investitori del mondo, conduce una vita frugale (se non da braccino corto), vive nella stessa casa, ha speso 40 miliardi in beneficienza: "Il denaro non è tutto"

Francesco Specchia
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Adesso che è diventato ancora più schifosamente ricco, il vecchio Warren avrà riacceso quel suo sorriso da babbo natale senza barba rabbuiatosi, in questi mesi di Covid e di gestione Trump.

Adesso, Warren Buffett avrà allegramente ripreso a suonare quell’Ukulele portafortuna che amava strimpellare in ogni cda che contasse dall’età di 11 anni (cioè da quando i suoi compagnucci sognavano d’essere assi del baseball mentre lui faceva il suo primo pranzo visionario con un’analista di borsa di New York). Ora che, secondo la mitica classifica di Forbes, il novantunenne Warren Buffet è entrato “nel ristretto circolo dei manager la cui fortuna vale oltre 100 miliardi di dollari” -gente come Bezos, Musk, Arnault e Gates-“ritrovandosi un patrimonio netto di 100, 3 miliardi di dollari, quasi 13 miliardi in più dell’anno scorso”; be’, ora i festeggiamenti sono d’obbligo. Durerà poco, ovvio. Anche perché, ogni volta che gli s’ingrassa la cassa grazie al prezzo record toccato dalle azioni della sua compagnia Berkshire Hathaway ex industria tessile in declino, Warren tende di nuovo a svuotarla per opere di bene. Per dire, negli anni ha donato oltre 41 miliardi di dollari principalmente alla fondazione di Bill Gates e alla sua istituzione rivolta ai bambini poveri in Africa. Warren è colui il quale ha convinto Bill a non lasciarsi travolgere dal lato oscuro della forza: e con lui ha dato vita all’iniziativa Giving Pledge, spingendo altri colleghi miliardari a impegnarsi a devolvere almeno metà delle loro fortune a organizzazioni di beneficenza, senza doppi fini tributari e, soprattutto, con liberatorio spirito francescano. Non che il fatto d’essere filantropo gl’impedisca di essere uno squalo, eh. Buffett detto “l’oracolo di Omaha” per la sua capacità di leggere i sentieri del denaro nei bilanci nascosti, nel cuore degli uomini e nell’essenza delle piccole cose, è una sorta di Winston Churchill della finanza mondiale. Distilla saggezza e autorevolezza negli investimenti sin da quando, nipote di un negoziante e figlio di un membro autorevole del Congresso degli Stati Uniti, a soli 16 anni, fonda la Wilson Coin-Operated Machine Company che basava la sua attività sulla riparazione di flipper; ma non prima di essersi cimentato con la vendita palle da golf usate e di francobolli, e con la lucidatura di auto, e dopo avere trasformato un ippodromo in un redditizio parco giochi. Buffett, come il Piccolo Principe crede che l’essenziale sia invisibile agli occhi, e l’essenziale sono i soldi che possono nascondersi in pertugi che mai avresti detto.

Buffett guadagna, di media 37 milioni di dollari al giorno. Eppure, viaggia con un’utilitaria quando non può con i mezzi pubblici, e vive ancora nell’umile dimora con cinque stanze a Omaha, Nebraska, acquistata nel 1956 per 31.500 euro. Anche se poi, a chi per volesse diventare vicino di casa di Buffett, la casa dall’altro lato della strada costerebbe più di 1 milione di dollari. Idem per chi volesse cenare con lui ed abbeverarsi alla sua fonte di miglior investitore del mondo: in una gara di buone intenzioni che celebra ogni anno, Warren, infatti, concede ai sette migliori offerenti di invitarlo a divorare una bistecca nella steakhouse Smith & Wollensky di Manhattan. L’ultimo vincitore ha pagato 3,4 milioni di dollari, ed era contentissimo di sentirsi suggerire un investimento in case farmaceutiche e ricerca scientifica (non che, col Coronavirus ci volesse un genio…). Buffett basa la sua tecnica d’investimento sull’“Analisi fondamentale”, il value investing, appresa direttamente dal maestro Benjamin Graham. I principi della tecnica sono due: concentrarsi nel ricercare le ottime società le cui azioni sono scambiate a prezzi inferiori rispetto al loro valore intrinseco (fair value) e mantenerle in portafoglio per un periodo di tempo abbastanza lungo. Cioè: il vecchio saggio mette i soldi solo per quelle azioni che avranno maggiore probabilità di apprezzarsi costantemente nel tempo, che sono disponibili ad un prezzo interessante e che riguardino soltanto quelle società delle quali comprende a fondo il business. Per esempio, Buffett diffida delle aziende tecnologiche. Del resto, passando l’80% del suo tempo nella lettura (libri mastri, sì, ma pure cinque quotidiani al giorno, oltre ai romanzi), Warren non ha un computer sulla scrivania, e preferisce usare un telefono cellulare piuttosto che uno smartphone. Non sa cosa siano i social, e nella sua vita ha spedito una sola email a Jeff Raikes di Microsoft, forse per sbaglio.

Ciò detto, nonostante il patrimonio sia superiore al Pil dell’Uruguay, Buffett vive con parsimonia con uno stipendio di soli 100.000 dollari. Non è perché abbia il braccino corto (non solo). Warren, convinto negli anni dai figli a trasformarsi da repubblicano a democratico, ha cambiato l’assetto delle priorità. Da multimiliardario, ha imparato che il denaro non è tutto. Spendendo 5 miliardi di dollari per lo Spaceship Campus delle Apple costruito per i giovani, ha detto: ‘Misuro il mio successo dal modo in cui le persone mi vogliono bene. E il miglior modo per essere amati è quello di essere amabili’. Col nuovo conto corrente di miliardi a tre cifre, sarà senz’altro ancora più amabile…

 

 

 

 

 

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