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Ristori addio, al loro posto una stangata in bolletta: in arrivo l'ennesimo rincaro di luce e gas

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Antonio Castro
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Siete ancora in attesa dei quattrini promessi dal governo per le attività che hanno visto evaporare reddito e fatturato causa Covid? Mettetevi sereni e preparatevi intanto a pagare bollette più salate. Paradossi di un Paese che promette e poi mantiene tempestività, ma solo nelle bastonate. Il tutto nel pieno di una pandemia sanitaria, economica e sociale epocale. Non abbiamo neppure fatto in tempo a "festeggiare" l'arrivo dell'ora legale (che virtualmente dovrebbe consentirci di risparmiare sull'illuminazione fino al prossimo ottobre), che salta fuori il rincaro di aprile. E così possiamo festeggiare l'arrivo della primavera con un bell'aumento dei prezzi per le bollette di elettricità e gas. È vero che il salasso al contatore è dovuto in particolare all'aumento dei valori internazionali delle materie prime.

 

 

 

Materie prime in altalena

Resta il fatto che giovedì 1 aprile una famiglia italiana tipo si troverà a spendere in media il 3,8% in più per la fornitura di elettricità e ben il 3,9% in più per il gas. Per una famiglia gli aumenti di luce e gas decisi dall'Arera equivalgono, stando a una proiezione mediana realizzata dell'Unione Consumatori, ad un aumento di 21 euro in più per la luce e 39 euro per il gas su base annua. Un salasso pari 60 euro. Di «vera e propria stangata per le tasche dei consumatori italiani», parla anche il Codacons, che ricorda: «Per il secondo trimestre consecutivo le tariffe salgono, confermando un trend al rialzo determinato sia dalle speculazioni sui mercati all'ingrosso dell'energia, sia dal caro-benzina che ha avuto effetti diretti sulle tariffe. C'è da ricordare, Palermo si rifà il trucco ammodernando il suo porto in particolare la zona di interfaccia con la città. Il progetto esecutivo "Interfaccia" - che vale 35 milioni di euro - è stato presentato ieri dal presidente dell'Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale (AdSP), Pasqualino Monti. «Il progetto crea per la comunità un miglioramento dei tempi di attesa da e per il porto» ha detto Monti, «del decoro urbano e della qualità della vita». come scandisce il presidente della Confederazione dei consumatori Carlo Rienzi, che sulle «bollette energetiche degli italiani , così tra le più alte d'Europa, e sulla spesa degli italiani per luce e gas pesa una tassazione oramai insostenibile: quasi la metà della bolletta del gas se ne andrà dall'1 aprile per oneri e imposte (il 43,1%), mentre per l'elettricità la tassazione pesa per il 33,1% su ogni fattura». E per fortuna che quest' anno le temperature non sono state particolarmente rigide. Ben misera consolazione per le centinaia di migliaia di imprese che sono state costrette ad abbassare la serranda ma i costi fissi hanno continuato a correre. Per evitare l'effetto boomerang nel decreto Sostegni - ma solo per le piccole imprese e a partire dal secondo trimestre del 2021 - contribuirà l'annunciato "tagliabollette": circa 600 milioni di risparmi da spalmare però su una platea potenziale di circa 3, 7 milioni di soggetti con uno sconto ad aprile, maggio e giugno. Lo sconto medio dovrebbe aggirarsi sui 70 euro al mese per un cliente con contratto con potenza di 15 kW e con un risparmio presunto fino al 70% per gli esercizi commerciali ancora costretti alla chiusura. Non a caso l'Unione consumatori chiede dalla primavera scorsa di ridurre l'Iva «sul gas al 10% sull'intero consumo e non solo sui primi 480 metri-cubi annuali come è attualmente», ricorda Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Consumatori.

 

 

 

Effetto domino sulla filiera

Non si può neanche fare spallucce e tirare avanti. Perché l'effetto domino dei rincari si riverserà su tutta la filiera alimentare. A sottolinearlo è la Coldiretti. Questo perché l'aumento in bolletta renderà «più onerosa la produzione e la commercializzazione in una situazione fortemente condizionata dall'emergenza Covid». E non è detto neppure che la ruota degli aumenti si arresti. Anzi. «L'aumento è guidato dal forte apprezzamento delle materie prime influenzato anche dalle attese per una prossima ripresa economica, su cui i mercati stanno scommettendo, ora che i piani vaccinali rendono più concreta l'uscita dalla pandemia», sottolinea il presidente dell'Autorità, Stefano Besseghini. Proprio per questo «supportare le imprese in questi mesi è una scelta prioritaria, dal forte valore sociale anche per le famiglie». Ed è già andata bene perché è stato rinviato il previsto aumento degli oneri generali di sistema. Vale a dire tutti i costi accessori in bolletta.

 

 

 

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