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Pensioni più "ricche" e aumenti in busta paga: le ipotesi sul tavolo del governo e i destinatari

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Ci sono 8 miliardi stanziati dal governo che ancora devono trovare una collocazione. Entro dicembre, infatti, il Parlamento sarà chiamato ad approvare la legge di Bilancio e a decidere come usare questa dote. Sul tavolo del ministro dell'Economia Daniele Franco il taglio delle tasse per 7 milioni di Italiani e la rivalutazione di 22 milioni di assegni previdenziali.

 

 

Nel dettaglio al vaglio c'è il taglio dell’Irpef per lo scaglione del 38 pe cento per i redditi da 28 a 55 mila euro, che porterebbe ad aumenti tra i 300 e i 400 euro in usta paga per 7 milioni di italiani, ma anche la revisione delle detrazioni fiscali e l'esonero dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive alle piccole e medie imprese. E ancora: il taglio delle tasse dal 1° gennaio 2022.

 

 

Ma non è finita qui. L'esecutivo guidato da Mario Draghi potrebbe allargare il portafoglio dei pensionati con 126 euro in più, frutto dell'adeguamento di 22 milioni di assegni previdenziali all’inflazione. Intanto si discute ancora su Quota 100. Al momento l'ipotesi più plausibile è quella di una Quota 102 che consenta l'uscita dal mondo del lavoro a chi ha 63 anni di anzianità e 39 di contributi, mantenendo però per alcune categorie impegnate in lavori gravosi la possibilità di accedere all'anticipo pensionistico. 

 

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