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Busta paga, chi si ritrova oltre 10mila euro in più a partire da marzo: un balzello da record

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Buone novità per i 140mila dipendenti dei ministeri. La maggior parte di loro vedrà aumentare il proprio reddito annuale di una somma che oscilla dai 6mila ai 10mila euro, a seconda dell'inquadramento. Stanno arrivando a maturazione due interventi: il rinnovo del contratto e la perequazione dell'indennità statale. Il contratto si riferisce al triennio 2019/2021 e il decreto di Palazzo Chigi con i nuovi valori delle indennità muove le risorse stanziate dalla legge di bilancio 2020.

 

Questo dovrebbe accadere a marzo insieme al doppio aumento a regime. Il gruppo di ministeri con gli incrementi maggiori sono: Salute, Lavoro, Istruzione, Università, Esteri e Politiche Agricole. Ben il 20% in meno per Sviluppo Economico, Viminale e Transizione ecologica. il 50% in meno circa per Difesa, Cultura e Turismo e il minimo per Mef, Infrastrutture e Giustizia. Quello che moltiplica l'impatto sui cedolini però è la contemporaneità con il rinnovo contrattuale.

 

Cifre, rivela il Giornale, che vanno ad aumentare stipendi che normalmente oscillano tra i 1.328 e i 1.425 euro lordi mensili. L'aumento, perciò, vale circa il 13,6% per la fascia più bassa, più circa 4mila euro di arretrati (il 21% dello stipendio base annuale). Il massimo è 302 euro al mese ch equivalgono a poco meno di 4mila euro per tredici mensilità con 6.532 euro di arretrati nella fascia retributiva più alta dell'area terza. L'aumento vale il 12% dello stipendio base e l'arretrato circa il 20%.

 

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