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Fisco, la bomba "super-Imu": quanto dovremo pagare fra pochi giorni, chi viene rapinato

Benedetta Vitetta

 Il 16 giugno, ossia tra due settimane, deve essere versata la prima rata dell'Imu (Imposta municipale unica) dovuta per il 2022, una delle prime scadenze fiscali di questo mese. A ricordarlo è Confedilizia che segnala che la "patrimoniale sugli immobili" - in vigore dal 2012 - quest' anno porterà un gettito di circa 250 miliardi di euro. Se fosse, invece, rimasta l'Ici (l'imposta comunale sugli immobili mandata in soffitta nel 2012) ogginon si sarebbero superati i 100 miliardi. In generale l'Imu è da pagare solo per case e immobili diversi dalla prima casa, aree fabbricabili e terreni agricoli. Le abitazioni principali sono soggette all'imposta soltanto nel caso in cui rientrino nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (le cosiddette case di lusso).  L'importo da versare va calcolato applicando alla base imponibile- il valore dell'immobile determinato secondo i criteri previsti dalla legge - l'aliquota stabilita per ogni caso particolare. Dati e indicazioni sono reperibili sul sito del Mef.

 

 


La Confederazione della proprietà edilizia evidenzia poi che il versamento in acconto deve essere pari all'imposta dovuta per il primo semestre applicando l'aliquota e la detrazione dei 12 mesi dell'anno precedente, con la precisazione che il mese durante il quale il possesso si è protratto per più della metà dei giorni di cui il mese stesso è composto è computato per intero. Data la recente modifica della normativa relativa all'esenzione Imu per l'abitazione principale, Confedilizia segnala inoltre «nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale o in Comuni diversi, le agevolazioni per l'abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile, scelto dai componenti del nucleo».

 

 

In seguito a questa novità, i contribuenti interessati dovranno scegliere l'immobile da considerare abitazione principale e, in base alla loro scelta, procedere al versamento dell'Imu per l'immobile escluso, ricordandosi poi di comunicare con la dichiarazione Imu la scelta ai Comuni interessati entro il 30 giugno 2023. In questo caso, come chiarito dal Dipartimento delle finanze del ministero dell'Economia, nella compilazione del modello dichiarativo il contribuente dovrà barrare il campo 15 relativo alla "Esenzione" e riportare nello spazio dedicato alle "Annotazioni" la frase: «Abitazione principale scelta dal nucleo familiare ex articolo 1, comma 741, lettera b), della legge n. 160 del 2019». Se c'è discordanza tra gli interessati su quale sia l'abitazione principale sarà direttamente il Comune, il soggetto attivo del tributo, a dirimere la questione.