Energia

Eni, la mossa di Descalzi in Qatar per mollare la Russia: l'Italia che accelera

Francesca Vercesi

L'Italia accelera la ricerca di fonti energetiche alternative al gas russo. E, nella corsa alla diversificazione, Eni entra nel più grande progetto al mondo di gas naturale liquefatto (Gnl) in Qatar, uno dei paesi produttori con le più ampie riserve di metano liquido. La società italiana è stata selezionata da Qatar Energy come nuovo partner internazionale per l'espansione del progetto North Field East (Nfe), nel paese del Golfo. 

 

Del progetto fanno parte 4 mega treni Gnl con una capacità combinata di liquefazione pari a 32 milioni di tonnellate/anno (Mtpa). «Stiamo entrando in un progetto importante per il rafforzamento della sicurezza energetica globale, che assume particolare rilevanza nella fase storica che stiamo vivendo. Eni sta lavorando a questo accordo da diversi anni e, anche grazie al supporto del Governo, l'abbiamo finalizzato. Confido che questa partnership strategica ci potrà dare un aiuto ulteriore, in termini di maggiori disponibilità di gas sul mercato», ha detto l'ad dell'Eni Claudio Descalzi a margine della cerimonia per l'accordo di partnership.

L'Nfe porterà ad aumentare la capacità di esportazione di Gnl del Qatar dagli attuali 77 Mtpa a 110 Mtpa e, con un investimento di 28,75 miliardi di dollari, dovrebbe entrare in produzione entro la fine del 2025 grazie a tecnologie e processi all'avanguardia per minimizzare l'impronta carbonica complessiva, tra cui la cattura e lo stoccaggio della CO2. Per Eni il progetto si inserisce nel quadro «della sostenibilità ambientale della produzione garantita dall'uso di processi e tecnologie all'avanguardia, continuando quindi a restare fermamente nei binari del nostro percorso di transizione energetica». 

 

Al centro dell'accordo di partnership, firmato da Descalzi con il ministro di Stato per gli Affari energetici, presidente e amministratore delegato di QatarEnergy, Saad Sherida Al-Kaabi, c'è la creazione di una nuova joint venture di cui QatarEnergy deterrà una quota del 75% e Eni il restante 25%. La joint venture a sua volta avrà il 12,5% dell'intero progetto Nfe. «Come nuovi arrivati in questo progetto di Gnl, sentiamo la responsabilità di essere un partner strategico di riferimento per lo Stato del Qatar. Questo accordo è una pietra miliare per Eni e si inserisce nel nostro obiettivo di diversificazione verso fonti energetiche più pulite e affidabili, in linea con la nostra strategia di decarbonizzazione», ha concluso Descalzi.