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Fisco, taglio alle sanzioni: via libera in CdM, l'ultimo atto della rivoluzione

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Il Consiglio dei Ministri licenzia un nuovo decreto attuativo della delega in materia di sanzioni tributarie, ultimo atto della rivoluzione fiscale promessa dal governo di centrodestra e che, provvedimento dopo provvedimento, sta trovando attuazione.

Nel dettaglio, come spiegato da Maurizio Leo, viceministro dell'Economia e delle Finanze al termine del Cdm, la riforma mira a "costruire un sistema più equo e più giusto a vantaggio di cittadini e imprese". Ecco dunque arrivare "il nono decreto attuativo della delega fiscale, con cui si interviene sia sulle sanzioni tributarie, sia amministrative che penali", sottolinea Leo.

Per quel che concerne le sanzioni amministrative, entra nel dettaglio il viceministro, "verranno ridotte da un quinto a un terzo, avvicinandole ai parametri europei e introducendo un principio di maggiore proporzionalità". E ancora, per quel che riguarda le sanzioni penali, "verranno adeguate le norme relativa alla non punibilità agli indirizzi emersi dalla giurisprudenza, aiutando chi non può pagare per cause di forza maggiore, chi decide comunque di mettersi in regola, anche attraverso la rateizzazione, pagando l'intera imposta, le sanzioni (ridotte) e gli interessi". 

Mano tesa verso i contribuenti onesti, mentre resta l'obiettivo di "colpire i comportamenti fraudolenti, simulatori ed omissivi a danno del Fisco", rimarca Leo. "Lo Stato infatti deve venire incontro ai contribuenti onesti, ma non può e non deve abbassare la guardia nei confronti di coloro che fanno i furbi". E ancora, conclude il vice di Giancarlo Giorgetti, "lo Stato deve venire incontro ai contribuenti onesti, ma non può e non deve abbassare la guardia nei confronti di coloro che fanno i furbi".

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