La grande fuga

Stellantis, Tavares usa la Cina per intimorire l'Italia: "Una minaccia, possibili effetti collaterali"

"I costruttori cinesi saranno una grande minaccia, combatteremo, ma potrebbero esserci degli effetti collaterali": Carlos Tavares, ceo di Stellantis, lo ha detto in riferimento ai possibili impatti sui posti di lavoro in Europa. Poi ha aggiunto: "Non so quali saranno gli impatti della transizione alla mobilità elettrica tra 5 anni" ma "introdurre i produttori cinesi in Italia e in Europa avrà impatti sociali forti".

Secondo il ceo di Stellantis, però, la chiusura dei mercati alla Cina non sarebbe un'opzione sul tavolo: "L'Europa e gli Stati possono chiudere i mercati ai cinesi, ma quali sarebbero le conseguenze sull'export europeo verso la Cina?". Alla fine, in ogni caso, sembra rimanere ottimista: "Vinceremo, ma avremo qualche cicatrice". Inoltre, stando a quanto riporta Reuters, che cita Tavares, l'azienda produrrà la sua Panda a Benzina fino al 2030, tre anni più tardi di quanto previsto. L'obiettivo sarebbe quello di aumentare le vendite grazie a un prezzo inferiore. 

"Abbiamo sentito notizie false riguardo il fatto che Stellantis vorrebbe lasciare l'Italia - ha dichiarato Tavares durante l'inaugurazione dello stabilimento per la produzione di trasmissioni a doppia frizione elettrificate per veicoli ibridi e plug in elettrici nello stabilimento di Mirafiori -. Stiamo investendo molto in questo Paese". Parlando invece delle decisioni dell'azienda sui modelli, il ceo ha spiegato: "Non conosciamo ancora i risultati delle presidenziali americane e delle elezioni europee, ancora non sappiamo dove vanno le cose. Dobbiamo aspettare le elezioni che potranno cambiare il corso delle normative in vigore. A fine 2024 prenderemo le nostre decisioni sulla capacità produttiva e sui nuovi modelli".