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Nexi, rivoluzione nei pagamenti: l'iPhone diventa un bancomat

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Benedetta Vitetta
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Nel giro di pochi anni i pagamenti quotidiani si sono evoluti in maniera impressionante anche in Italia. Tanto che parlare ancora di carta moneta per pagare un qualsiasi tipo di prodotto o servizio sembra ormai un qualcosa di anacronistico. Negli ultimi anni, un sempre maggior numero di persone si sono abituate e convinte a scegliere la moneta digitale (bancomat e carte di credito). Cosa che se da un lato ha velocizzato le transazioni rendendole anche più sicure e trasparenti, dall’altro ha visto una bella fetta di commercianti mugugnare non poco a causa del costo del Pos e soprattutto delle commissioni bancarie ancora troppo elevate per singola operazione.

Nel 2023 i pagamenti digitali sono aumentati del 12% per carte e wallet e del 20% per transazioni basate su conto. Complessivamente il totale dei pagamenti digitali s’è attestato a 444 miliardi di euro, una cifra che rappresenta circa il 40% dei consumi totali. Poi, di colpo, un’altra grande novità: la possibilità di utilizzare direttamente gli smartphone per pagare nei negozi. Avvicinando al Pos il telefonino si può così effettuare pagamenti contactless. Una rivoluzione che già coinvolge ben 7,6 milioni di italiani secondo i più recenti dati dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano.

 

IL NUOVO SERVIZIO APPLE
Ma da ieri c’è un’altra grande innovazione targata Apple che ha portato nel Belpaese la funzione «Tap to Pay» su iPhone (questo è il nome completo del servizio), che in pratica trasforma l’iPhone in un Pos senza bisogno di hardware aggiuntivo. Grazie a questo sistema già nei prossimi giorni al bar, dal panettiere o in qualsiasi altro esercizio da quelli di vicinato fino ai grandi retailer con due smartphone vicini che “si parlano tra loro” si potranno effettuare pagamenti tramite carte di credito, debito e prepagate contactless1, Apple Pay e altri wallet digitali solo usando iPhone. Insomma il barista avvicinerà il suo smartphone al nostro per effettuare la transazione. Senza usare alcun tipo di Pos. Senza terminali. Ma semplicemente due iPhone. «Tap to Pay» è stata introdotta negli Stati Uniti nel 2022. E il nuovo avvenieristico servizio, prima del debutto in Italia, è stato lanciata in altri nove Paesi, tra cui la Gran Bretagna, Francia ed Olanda.

 

PAGAMENTI SICURI
Ma come funzionerà in pratica? È molto semplice: l’esercente che sceglie questo nuovo e rapido metodo per le transazioni, deve solo installare sul suo iPhone una delle app di pagamento delle società che hanno deciso di attivare il «Tap to Pay» di Apple. Ad oggi le prime ad offrirlo sono: Nexi, Adyen, myPOS, Revolut, Stripe e SumUp a cui s’aggiungeranno a breve pure Fabrick, Numia e Sella. E ovviamente, dalle scorse ore la funzione è disponibile in tutti gli Apple Store italiani. «Tap to Pay su iPhone ha rivoluzionato l’esperienza di checkout in tantissime tipologie di attività commerciali in Europa e in altri Paesi, e siamo felici di collaborare con le piattaforme di pagamento per supportare gli esercenti in Italia offrendo loro un modo semplice, sicuro e privato per accettare pagamenti contactless tramite iPhone e un’app iOS abilitata da un partner, senza necessità di altri dispositivi» ha spiegato Jennifer Bailey, vice presidente di Apple Pay e Apple Wallet. Con Tap to Pay su iPhone i dati di pagamento dei clienti sono protetti e le transazioni sono criptate e processate usando il Secure Element, e, come con Apple Pay, l’azienda non sa cosa viene acquistato nè chi lo sta acquistando.

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