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Stati Uniti alle prese con l'allarme debito

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Obama, "non possiamo lasciarlo sulle spalle delle generazioni future"

Michela Ravalico
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L'allarme debito non è affare solo della Grecia. Anche gli Stati Uniti hanno il loro bel fardello di debiti e sono giunti al punto di non ritorno. Come ha denunciato il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke, o si fa qualcosa per rallentare l'espansione del debito oppure rischiamo di mettere a rischio la stabilità finanziaria del Paese.  "In assenza di ulteriori azioni politiche - ha detto precisamente Bernanke davanti alla commissione bipartisan del Congresso sulla riforma fiscale - il bilancio federale si incanalerà a un livello insostenibile". "La storia - aggiunge - ci insegna che che se non riusciremo a raggiungere in tempo la sostenibilità di bilancio perderemo la vitalità dell'economia nazionale, ridurremo i nostri livelli di vita e aumenteremo fortemente il rischio di instabilità economica e finanziaria". Il discorso di Obama - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è molto ambizioso. Dopo la riforma sanitaria, sta provando a mettere mano su tre questioni politche molto grosse. Debito, riforma finanziaria e legge sull'immigrazione. Un super lavoro per il presidente, che però non ha paura delle sfide. Sul debito, in particolare, Obama ha spiegato alla commissione creata apposta per affrontare il problema che "non si può lasciare sulle spalle delle generazioni future una montagna di debiti".

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