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L'Antitrust si mette in moto contro l'Rc Auto

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Parte un'indagine per verificare la regolarità dei prezzi negli ultimi cinque anni

Roberto Amaglio
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Incentivi, offerte, contributi statali. Di misure a sostegno del mercato automobilistico ce ne sono state a iosa in questi ultimi tre anni. Tuttavia, se sono calati in concessionaria i prezzi dei veicoli, sembra che a non ritoccare al ribasso i prezzi siano state le assicurazioni Rc Auto. Nonostante gli interventi legislativi e regolatori degli ultimi cinque anni finalizzati a rendere il comparto più competitivo, la sensazione è che i prezzi continuino a registrare incrementi significativi. Proprio per questa insana sensazione, l'Antitrust ha deciso di avviare una indagine conoscitiva sul settore assicurativo. L'analisi punterà a ricostruire l'andamento dei prezzi effettivi e dei costi del settore, con particolare riguardo alla procedura di risarcimento diretto, già in vigore da tre anni senza che si siano concretizzati gli attesi e augurati benefici sui consumatori. A tal proposito verranno messe in pratica tutte quelle forme di politiche di controllo finalizzate a monitorare non solo i costi dei risarcimenti adottati dalle compagnie, ma anche le politiche commerciali effettuate, la copertura del territorio nazionale coperte, le tipologie di veicoli assicurati e i rischi assunti, con conseguenti effetti sulla domanda e sul confronto competitivo dell'offerta. Mentre si attendono i risultati di questa indagine, quel che si sa è l'impatto sui consumatori del mercato Rc Auto. Nel 2009 la raccolta premi ha superato i 17 miliardi di euro, con un'incidenza del 46,3% sul totale rami danni e del 14,4% sul portafoglio complessivo. Secondo i dati Istat, inoltre, nel 2007 ciascuna famiglia ha speso in media, per l'assicurazione dei mezzi di trasporto privati, 940 euro annui, pari all`1,2% del Pil.

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