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Dal 1 luglio scatta la tariffa Enel bioraria

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Per 4,5 milioni di famiglie il costo dell'energia varierà a seconda delle fasce orarie. Vantaggi dalle 19 alle 8

Roberto Amaglio
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Dal prossimo 1 luglio, per chi non userà consapevolmente gli interruttori elettrici della propria abitazione i rischi di trovare delle brutte sorprese alla fine del mese sono alti. Per 4,5 milioni di famiglie italiane, infatti, scatterà il passaggio alla tariffa bioraria Enel Due, un nuovo modo di utilizzare (e pagare) l'energia elettrica nelle proprie case. Il concetto è semplice: il costo dell'energia diventa più conveniente di primo mattino, la sera, la notte, il sabato e tutti i giorni festivi, mentre costa di più dalle 8 alle 19 dei giorni lavorativi, quando la domanda (uffici, aziende, ecc.) è più elevata. Ambientamento – Per dare alle famiglie, in particolare a quelle con consumi ancora sbilanciati nei momenti meno favorevoli il tempo di abituarsi al nuovo sistema, nel primo anno e mezzo la differenza fra maggiore o minor prezzo sarà piccola (10% circa) Favorevoli – Oltre a dare un segnale importante per l'utilizzo consapevole dell'energia (bene da utilizzare con cura vista la situazione italiana e anche le ripercussioni ambientali), Codacons e Aeeg sostengono che, abituandosi a questo nuovo piano tariffario, le famiglie potranno risparmiare circa il 20% sulla bolletta elettrica. Secondo il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, e il presidente dell'Aeeg, Alessandro Ortis, per sfruttare la tariffa bioraria basterà “usare gli elettrodomestici dalle 19 alle 8 o sabato, domenica e festivi, ovviamente sempre a pieno carico”. Scettici – Meno ottimista sui vantaggi della novità è invece l'associazione “Altroconsumo”: secondo la loro opinione, infatti, la nuova tariffa bioraria Enel Due che sarà introdotta dal 1° luglio disattende le aspettative dei consumatori per due motivi. In primis perché sfavorisce quelle categorie di persone che passano la loro giornata in casa: su tutti pensionati e casalinghe. In secondo luogo perché, a differenza di quanto avviene negli altri Paesi Europei, i vantaggi in termini economici si hanno solo a consumi di energia particolarmente alti. “Per ottenere vantaggi in termini di spesa – sostiene Michele Cavuoti, responsabile delle indagini e ricerche di mercato di Altroconsumo – un cittadino che utilizza un contatore da 3 Kw dovrebbe consumare quantitativi di energia elevatissimi”.

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