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L'Istat conferma:

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Italia in recessione

Albina Perri
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E' recessione tecnica, lo dice l'Istat. L'istitutoha diffuso il conto economico trimestrale e non c'è nulla di buono: dopo il calo dello 0,4% nel secondo trimestre del 2008, nel terzo trimestre il pil è ancora più giù, -0,5% rispetto al trimestre precedente e - 0,9% nei confronti del terzo trimestre 2007. Il calo del periodo è il peggiore dall'ultimo trimestre del 1998. Tenogono i consumi (+0,1% sul trimestre precedente), mentre sono crollati dell'1,9% gli investimenti. Il calo italiano è superiore rispetto alla media europea. Nel trimestre in esame, il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,1% in Francia ed è diminuito dello 0,1% negli Usa, dello 0,5% nel Regno Unito e in Germania. In termini tendenziali è cresciuto dello 0,8% in Germania e dello 0,7% negli Usa, dello 0,6% in Francia e dello 0,3% nel Regno Unito. L'Istat ha diffuso anche i dati sulla produzione industriale: niente di buono nemmeno qui. Il calo a ottobre è stato del 6,7% rispetto allo stesso mese del 2007. La diminuzione rispetto a settembre 2008 è stata dell'1,2%. L'indice della produzione corretto per i giorni lavorativi ha registrato una diminuzione tendenziale del 6,9%: su base annua questo rappresenta il dato peggiore dal dicembre del 1996 (-7,4%) mentre lo stesso calo (-6,9%) si era registrato anche nel dicembre del 2001. Nel periodo gennaio-ottobre 2008, la produzione è invece diminuita del 2,6% rispetto al corrispondente periodo del 2007. Nella media dei primi dieci mesi dell'anno, l'indice corretto per i giorni lavorativi ha segnato un calo del 2,9% sempre rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

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