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Tariffe autostradali

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Critiche dell'Antitrust

Albina Perri
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Roma - L'Antitrust boccia la nuova convenzione sulle tariffe autostradali. L'autorità, presieduta da Antonimo Catricalà, mette sotto accusa fenomeni distorsivi della concorrenza e i danni per i consumatori derivati dai contenuti della nuova convenzione, siglata a fine 2007 tra Autostrade e Anas ma poi bloccata dal Governo Prodi e infine approvata, saltando il parere del Cipe e delle commissioni parlamentari, via legge attraverso un emendamento al decreto legge anti-infrazioni presentato dal nuovo Governo Berlusconi. Adeguare i pedaggi solo al crescere dell'inflazione non favorisce il consumatore.  “E' sbagliato sganciare l'adeguamento dei pedaggi dalla qualità del servizio offerto agli automobilisti”, scrive l'Autorità per la concorrenza.Catricalà condanna anche i meccanismi di assegnazione degli appalti per la costruzione e la gestione di nuove tratte autostradali. Senza gara, manca la concorrenza. Pertanto, oltre ai danni per i consumatori, il Garante evidenzia anche misure anticoncorrenziali: "Ancora una volta la costruzione e la gestione di nuove tratte autostradali viene sottratta al confronto concorrenziale". Nella segnalazione, l'Antitrust chiede che Governo e Parlamento riesamino il patto appena firmato tra Anas e Autostrade per l'Italia spa che affida i lavori senza gara. Bisogna "evitare che vengano eliminati del tutto gli spazi, già esigui, lasciati alla concorrenza".  

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