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Trichet: "L'Italia con la crescita può farcela"

Il presidente della Bce al Corriere: "Un Paese con un potenziale immenso, con spirito imprenditoriale e capacità individuali"

Andrea Tempestini
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Secondo Jean-Claude Trichet "il potenziale dell'Italia è immenso" ma "la crescita non è in linea con le capacità complessive del Paese". Il presidente della Banca centrale europea lo spiega in un'intervista al Corriere della Sera, in cui prosegue sottolineando come "uno dei maggiori punti di forza è costituito dallo spirito imprenditoriale" del Belpaese, ma anche dalla "capacità individuale e delle famiglie di fondare un'impresa". Promossa la manovra - In Italia, prosegue Trichet, serve "un'azione diretta ad attuare riforme strutturali in grado di stimolare di più la crescita e aumentarne il potenziale”. Il numero uno dell'Eurotower suggerisce l'introduzione di misure per liberalizzare "le professioni, migliorare la flessibilità del mercato del lavoro, l'istruzione e il training, per arrivare a catalizzare l'innovazione”. Soffermandosi sulla manovra Trichet ricorda di aver "inviato" messaggi a Roma nella fase prepatoria del testo, "ai quali sono seguite decisioni da parte del governo che, dopo alcune esitazioni, sono state confermate rapidamente dal Parlamento". Naturalmente, aggiunge, "questa è una decisione in divenire: tutte queste scelte devono essere appplicate al più presto possibile e ci sono altri provvedimenti sui quali stanno riflettendo le autorità". Noi, prosegue ancora, "approviamo tutte le azioni volte a liberare le forze produttive italiane". "Europa più unita" - In un passaggio successivo dell'intervista Trichet ricorda che dal 2012 l'avanzo primario italiano tornerà positivo, e che la Bce incoraggia il "Paese a continuare su questa linea e a fare tutto il possibile per consolidare l'avanzo primario e per raggiungere l'obiettivo del pareggio di bilancio entro il 2013”. Allargando l'orizzonte, il numero uno dell'istituto di Francoforte sottolinea la necessità di “più unità in Europa” ed il “rispetto" degli impegni presi da parte dei governi per superare la crisi. “E' necessaria l'attuazione completa e urgente delle decisioni sottoscritte dai 17 Paesi dell'euro il 21 luglio scorso”, incluso il nuovo piano di salvataggio per la Grecia. “La chiave di tutto - ha concluso Trichet - è nelle mani del governo greco, che deve adeguarsi ai provvedimenti in modo determinato, nell'interesse del popolo greco”.

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