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Centotrent'anni di Edison, una storia di innovazione e progresso

Edison

Dall'elettrificazione del sistema tramviario al protocollo per un cinema sostenibile. Il genio di Giuseppe Colombo intuì la potenza dell'elettricità

Eleonora Tesconi
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Quella di Edison è una storia di innovazione e progresso al servizio del Paese. In un'Italia diversa da oggi, quella di fine '800, il genio di Giuseppe Colombo intuì la potenzialità dello sviluppo dell'elettricità rispetto alle altre forme di energia allora in uso: gas illuminante, oli combustibili e carbone, che rendevano difficile la respirazione e provocavano numerosi incendi. Ed ecco che entra in scena il capoluogo meneghino. Perché all'epoca proprio Milano, alla stregua di New York e Londra, era una città all'avanguardia, e con esse condivide il primato dell'uso di energia elettrica per fini commerciali, due anni in anticipo rispetto a Berlino.  Era il 26 dicembre 1883, quando il Teatro scaligero veniva illuminato per la prima volta da energia elettrica, per l'overture della Gioconda. Da questo momento, un'escalation in cui Edison ha rappresentato il Paese: dal 1892, quando riceve dal comune di Milano la concessione per l'elettrificazione del sistema tramviario e decide di dotare la città del suo primo sistema di trasporto pubblico elettrico, al 1931, quando Edison inizia a fornire il gas alle famiglie del capoluogo meneghino; dal 1947, quando il giovane Ermanno Olmi viene assunto dalla società e, pochi anni dopo, riceve la sua prima macchina da presa come premio per gli spettacoli di varietà che in quegli anni porta nelle centrali elettriche del gruppo, al 2012, quando la stessa Edison diventa la prima azienda a produrre un protocollo per il cinema sostenibile, con l'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale dell'industria cinematografica. Insomma, una lunga storia fatta di successi, innovazioni e benefici per il Paese.

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