Renzi rifà l'Iri per accontentare la Fiom
So che nessuno avrà mai il coraggio di ammetterlo, ma la situazione della ThyssenKrupp di Terni è indiretta conseguenza della sentenza definita «esemplare» con cui il tribunale di Torino tempo fa condannò i dirigenti della stessa Thyssen per l'incidente in cui nel capoluogo piemontese morirono 7 persone. La storia è nota e purtroppo è la storia di come si mettono in fuga le aziende. In Umbria esiste da anni la Ast, ossia la Acciai speciali Terni, quella che potremmo definire la Fiat locale. La Ast è di proprietà del colosso tedesco dell'acciaio, un gruppo che dà lavoro a poco meno di 200 mila persone nel mondo e che fattura 40 miliardi. Anni fa, in seguito a una prima riduzione della domanda d'acciaio, la Thyssen decise di razionalizzare le sue attività e nel farlo concentrò la produzione a Terni, chiudendo lo stabilimento di Torino. (...) Clicca qui, acquista una copia digitale di Libero e leggi l'editoriale di Maurizio Belpietro