La Ue svela: era possibile salvare le banche senza spennare i clienti
Adesso c'è la prova. Il decreto salva banche, che poi come si è visto sembra più un salva-papà, non era l'unica strada per mettere in sicurezza i conti correnti dei clienti dei quattro istituti di credito sull'orlo del fallimento. C'era anche un'altra via, quella dell'intervento del fondo di tutela interbancario alimentato da contributi volontari e non obbligatori, ossia di quella rete di salvataggio che il sistema aveva steso trent'anni fa, dopo il fallimento del Banco Ambrosiano, a tutela dei risparmiatori. Purtroppo questa diversa via d'uscita non poteva garantire alle banche circa un miliardo di sgravi fiscali e dunque il governo per non scontentare gli istituti di credito ha preferito scontentare azionisti e obbligazioni delle banche in dissesto, trasformando i loro investimenti in carta straccia. (...) Clicca e leggi su Libero l'editoriale integrale di Maurizio Belpietro