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"Campo di concentramento polacco" Gaffe di Obama. Scoppia il caso tra USA e Polonia

Il coinquilino della Casa Bianca ha mandato su tutte le furie il presidente polacco Donald Tusk

Leonardo Diana
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Una "gaffe" del presidente Barack Obama ha creato tensioni diplomatiche tra Polonia e Stati Uniti. Il primo ministro polacco Donald Tusk non ha gradito l'espressione "campo di concentramento polacco" usata dal presidente americano per riferirsi ad una struttura in cui i nazisti sterminavano gli ebrei. L'inquilino della Casa Bianca aveva usato quest'espressione durante una cerimonia per la consegna di una medaglia al valore civile postuma a Jan Karski, ex ufficiale polacco che testimoniò le atrocita' dei nazisti contro gli ebrei. "Ce ne scusiamo, ma si e' trattato di un errore di espressione del presidente" - Con queste parole, il portavoce della White House Tommy Vietor ha cercato di porre rimedio all'espressione usata da Obama. Tusk, pero', non ha considerato sufficienti le scuse e ha affermato che tutti i polacchi sono rimasti addolorati dall'errore di Obama. "Sono convinto che i nostri amici americani possono fare qualcosa in piu' per mettere fine una volta per tutte a questo tipo di errori", ha affermato Tusk. Il governo polacco è molto attento al modo in cui i media di tutto il mondo parlano dei campi della morte controllati dai tedeschi nella Polonia occupata perché vuole evitare a tutti i costi che si possa dare l'impressione di una responsabilità polacca in quei massacri.    

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