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Francia, incidente nucleare: diversi feriti

Matteo Legnani
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Allarme alla centrale nucleare di Fessenheim, nella regione orientale della Francia, dove un incidente ha causato diversi feriti. Lo riferiscono i pompieri. Fonti locali parlano di un'involontaria reazione chimica, portata rapidamente sotto controllo. La centrale si trova in Alsazia, a un chilometro e mezzo dal confine con la Germania. Secondo quanto ha reso noto la società energetica Edf che controlla l'impianto, due tecnici sono rimasti lievemente ustionati alle mani in quello che viene descritto come un incendio in una componente chimica dell'infrastruttura. La centrale, inaugurata nel 1971, possiede due reattori costruiti dalla Framatome da 880 MW ognuno. L'impianto possiede i due più vecchi reattori funzionanti in Francia. I precedenti - Gli incidenti nucleari non sono una rarità in Francia: nel luglio 2008 alcuni tecnici rimasero contaminati in seguito a una fuga radioattiva dalla centrale di Tricastin, poco lontano da Avignone. E appena un anno fa andò anche peggio, con un morto e alcuni feriti causati da un incendio presso l'impianto di Morcoule, sempre nel sud del Paese. In Francia le centrali nucleari sono 19, per un totale di 58 reattori funzionanti. Nel 2011 l'energia nucleare in Francia ha generato il 77,7% dell'energia elettrica prodotta in totale nel Paese. L'atomo nel mondo - Nel mondo sono in attività 433   centrali nucleari, 69 sono in costruzione, 160 pianificate e 329   proposte per la realizzazione. Il dato, aggiornato al mese di giugno,   è stato fornito, ai Seminari internazionali di Erice (Trapani) sulle   emergenze planetarie, da Lady Barbara Thomas Judge, presidente emerito  dell'Atomic energy autority del Regno Unito. A farla da padrone sono   gli Usa (104 impianti), seguono Francia (58), Giappone (50), Russia   (33), Corea del Sud (23) e India (20). Dall'analisi dei dati emerge che è la Cina a puntare, in futuro  sul nucleare. Oggi ha 16 centrali attive, 26 in costruzione, 51 già   pianificate e 120 proposte per la costruzione. Dal confronto è emerso  che gli impianti cinesi sono realizzati seguendo rigidi criteri di   sicurezza. In Giappone, intanto, dopo l'incidente di Fukushima,   avvenuto a marzo 2011, sono stati spenti, nel maggio di quest'anno,   tutti i reattori: ce ne erano in funzione 54. I quattro di Fukushima   sono rimasti fuori uso. E dei rimanenti 50 ne sono stati attivati soltanto due.

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