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Ebola, Oms: "Entro la settimana arriveranno a 9mila i casi totali"

Francesco Rigoni
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Rallenta l'epidemia di ebola n Liberia, Guinea e Sierra Leone. Ma secondo l'Organizzazione mondiale della sanità il totale dei casi è salito a 8.914 e raggiungerà i 9mila entro la settimana. I decessi sono saliti a 4.447. Intanto in Germania è morto il dipendente delle Nazioni unite ricoverato dopo essersi ammalato. Lo ha annunciato l'ospedale dov'era in cura. Mohammed A., ufficiale medico dell'Onu, 56 anni e di nazionalità sudanese, aveva contratto il virus in Liberia ed era stato trasferito per le cure nella clinica Saint Georges di Lipsia, nell'Est del Paese, lo scorso 9 ottobre. Si tratta del terzo contagiato dall'ebola ricoverato in Germania (un secondo viene curato a Francoforte sul Meno mentre un terzo era stato dimesso da un ospedale di Amburgo dopo cinque settimane di cure). Il medico era stato trasportato al "Klinikum St. Georg" con un volo speciale giovedì scorso e le sue condizioni erano state subito definite "altamente critiche sebbene stabili". L'uomo era stato posto in una struttura di isolamento speciale del Reparto malattie infettive e tropicali. Secondo l'ospedale, precisa l'agenzia tedesca, non sussistono pericoli di infezione per altri pazienti o visitatori. Controlli in aeroporto - Da oggi, intanto, iniziano all'aeroporto londinese di Heathrow i controlli sui passeggeri che arrivano dai Paesi dell'Africa occidentale colpiti dall'epidemia di ebola. Lo ha annunciato alla Camera dei Comuni il segretario della Sanità britannica, Jeremy Hunt, spiegando che il virus potrebbe raggiungere il Regno Unito. "È probabile che l'ebola arrivi nel Regno Unito e una decina di casi potrebbero essere confermati nei prossimi tre mesi", ha detto Hunt. Le nuove misure aeroportuali, che prevedono anche il controllo della temperatura e un questionario, cominceranno oggi da Heathrow ma entro la fine della settimana si amplieranno all'aeroporto di Gatwick e alle stazioni ferroviarie dell'Eurostar che collega Londra con Parigi e Bruxelles, scali internazionali per i voli dall'Africa. In questo modo, dovrebbe essere controllato l'89% delle persone che viaggiano nel Regno Unito da Liberia, Guinea e Sierra Leone. Stazionarie le condizioni dell'infermiera contagiata - In Spagna le condizioni di Teresa Romero, l'infermiera contagiata, continuano ad essere "stazionarie nella gravità", secondo l'ultimo bollettino medico, anche se le possibilità di guarigione aumentano a partire da oggi, quando si compiono 15 giorni da quando la paziente ha cominciato ad avvertire i primi sintomi della malattia. Lo ha detto Fernando de la Calle, dell'unità di Medicina Tropicale dell'ospedale Carlo III di Madrid, dove è ricoverata l'infermiera. Cina verso primo farmaco approvato - L'azienda farmaceutica cinese Sihuan pharmaceutical holdings group Ltd in collaborazione con gli scienziati dell'Academy of military medical sciences (Amms), sta puntando all'approvazione accelerata di un farmaco anti-Ebola, il JK-05. La Cina è l'ultima grande potenza economica in ordine di tempo a scendere in campo nello sviluppo di una possibile terapia in grado di fermare l'epidemia del virus Ebola. A riportarlo è il Daily Mail. Secondo l'azienda, il farmaco "potrebbe arrivare in commercio entro la fine dell'anno". Il paziente di Bruxelles non ha più febbre - Il paziente messo in isolamento all'ospedale specializzato di Bruxelles Saint Pierre non ha più la febbre, che è scesa da sola. Potrebbe quindi non trattarsi di ebola. I risultati dei test sono attesi entro fine giornata. L'uomo era stato ricoverato dapprima nella zona di Tournai, al confine con la Francia, dove i sanitari hanno fatto arrivare un'ambulanza militare specializzata per il trasporto a Bruxelles. La zona della Guinea dove l'uomo ha soggiornato per visitare la famiglia non è tra quelle colpite da Ebola. Allarme rientrato a Bergamo - È cessato l'allarme all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dopo una notte di preoccupazione: un paziente albanese sospetto è risultato negativo alla febbre emorragica e alla malaria e ora si sta cercando di scoprire cosa ci sia all'origine dei suoi malori. All'ospedale si è tenuto un 'debriefing', dopo il protocollo anticontagio attivato con il ricovero del paziente in un'area isolata di degenza, già predisposta al pronto soccorso secondo le disposizioni del ministero della Salute. Il rapporto è stato inviato all'Asl, alla Regione e al ministero. È stato anche ricostruito l'itinerario aereo del paziente albanese.

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