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L'orologio dell'Apocalisse, gli scienziati: "La Terra sta rischiando grosso"

Ignazio Stagno

"Mancano tre minuti alla fine del mondo". Si spostano in avanti le lancette dell'orologio dell'Apocalisse, quello che segna la fine del mondo. Inventato durante la Guerra Fredda dai ricercatori dell'università di Chicago, il Doomsday Clock prevedeva l'autodistruzione dell'umanità a seguito di una guerra nucleare tra Cina, Usa e Urss. Allora, nel 1947, l'orologio simbolico segnava 7 minuti alla mezzanotte. Ora le lancette si sono spostate in avanti. "Nel 2015 il cambiamento climatico incontrollato, l’ammodernamento globale delle armi nucleari e gli arsenali atomici fuori misura pongono straordinarie e innegabili minacce per la sopravvivenza dell’umanità", ha spiegato Kennette Benedict, executive director della Bulletin of the Atomic Scientists di Chicago. Lo studio - Secondo il team di ricercatori, che include 17 vincitori di premi Nobel, la previsione deve essere presa molto sul serio: "Nel 2015, con la lancetta dell’orologio spostata avanti fino a 3 minuti dalla mezzanotte, ci sentiamo costretti ad aggiungere, con un senso di grande urgenza, che la probabilità di una catastrofe globale è molto alta, e le azioni necessarie a ridurre il rischio di un disastro vanno prese presto", si legge nel documento diffuso. Cosa può succedere - Cambiamento climatico e i pericolosi ammodernamenti nucleari sarebbero i due problemi più grandi che l'umanità è chiamata ad affrontare. Per quanto riguarda il primo, gli scienziati hanno osservato che le emissioni di gas serra sono aumentate del 50% dal 1990: "Le conseguenze del cambiamento del clima interesseranno milioni di persone e minacciano molti sistemi ecologici chiave", hanno scritto gli studiosi. Per quanto riguarda, invece, il pericolo nucleare, Sharon Squassoni, membro del team, ha spiegato: "Dopo la fine della Guerra Fredda, si è diffuso un cauto ottimismo legato alla volontà di tenere sotto controllo la corsa agli armamenti nucleari. Ora quell'ottimismo si è dissipato sia perché il meccanismo di disarmo sembra essersi bloccato, sia perché si continuano a rendere le armi nucleari sempre più moderne". L'ultima volta che l'orologio dell'Apocalisse aveva registrato i tre minuti alla mezzanotte era il 1983 e tra l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti sembrava essere stato raggiunto il punto di maggiore freddezza. Ancora più grave fu, però, l'orario segnato nel 1953 (le 11.58), quando gli Stati Uniti decisero di provare la bomba ad idrogeno, ancora più potente di quella nucleare.