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Parigi, arrestato un franco-tunisino: era pronto a compiere attentati contro le chiese

Nicoletta Orlandi Posti
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Non si abbassa l'allerta terrorismo in Francia, tutt'altro. Un uomo, arrestato domenica scorsa a Parigi e probabilmente coinvolto nella morte di una giovane donna alle porte della capitale, aveva progetti "imminenti" per compiere un attentato contro "una o due chiese": lo ha reso noto il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve. E il premier Valls ha ripetuto, come aveva fatto più volte all'indomani degli attentati contro Charlie Hebdo, che la Francia si trova a dover fronteggiare una minaccia terroristica senza precedenti. Il giovane arrestato (Sid Ahmed Jhlam, secondo Le Monde), uno studente di informatica franco-algerino 24enne, aveva nell'auto e a casa un vero proprio "arsenale" con "armi da guerra": kalashnikov, un giubbotto anti-proiettile, munizioni, materiale informatico e di telefonia. Un arsenale a casa - Ad allertare la polizia, proprio domenica mattina, una telefonata intorno alle nove: un uomo ferito da un proiettile in una strada del XIII arrondissement sosteneva di essere stato aggredito. Arrivati sul posto, gli agenti sono risaliti, grazie alla scia di sangue, a un veicolo parcheggiato non lontano dove ha trovato un arsenale di guerra. Una volta in ospedale, il ferito, un giovane arrivato in Francia nel 2009 grazie a un ricongiungimento famigliare, ha ammesso di essere il proprietario del veicolo. Ma perquisendo il suo appartamento, sempre nello stesso arrondissement, i poliziotti hanno trovato documenti da cui è emerso che "progettava un attentato, verosimilmente contro uno o due chiese" il giorno stesso, domenica 19 aprile. La quantità di armi ritrovata fa temere che il giovane potrebbe aver agito non da solo. Pronto a partire - L'uomo, che era anche stato in Turchia e messo sotto sorveglianza al ritorno, era già conosciuto dalla polizia, la quale sapeva che, nel 2014, voleva unirsi alle milizie siriane. L'inchiesta adesso sta cercando di capire il nesso tra l'uomo arrestato, la sua ferita alla gamba, il progetto di attentato e la morte di una giovane donna di 32 anni, originaria di Codry, che sabato si era recata nella banlieu parigina per uno stage di pilates. Aurelie Chatelain è stata ritrovata morta domenica mattina, nella sua auto, colpita da tre pallottole. Secondo gli inquirenti, il giovane avrebbe tentato di rubarle l'auto e si sarebbe inavvertitamente sparato sulla gamba. Il suo Dna e anche tracce del suo sangue sono state ritrovate nell'auto della donna. Quanto al pericolo, il vescovo di Creteil, monsignor Michel Santier, ha detto che "non bisogna cedere alla paura" perchè è "impossibile mettere un poliziotto davanti a ogni chiesa".

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