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L' attivista iraniana Atena Farghadani stringe la mano al suo avvocato. Punita con il test di verginità

Federica Villa
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La vicenda giudiziaria dell'attivista iraniana Atena Farghadani, iniziata nel 2014, non è destinata a finire. L'ultimo affronto che la donna, di 29 anni, ha dovuto subire è quello di sottoporsi a un test di verginità e gravidanza nel carcere in cui è rinchiusa. Il motivo: aver stretto la mano del suo avvocato difensore,  Mohammad Moghimi. Un gesto questo, ritenuto dagli inquisitori iraniani "al limite dell'adulterio. I due si trovavano in aula, lo scorso giugno, per il processo in cui Atena è accusata di "oltraggio", di "attentato alla sicurezza nazionale" e "diffusione di propaganda a ostile alle istituzioni", a causa delle sue idee anticonformiste e di alcune vignette che la donna ha disegnato per schernire il parlamento e l'ayatollah Khamenei. Atena avrebbe stretto la mano al suo legale in segno di gratitudine ma, per le guardie che li spiavano, quel gesto nascondeva un intento sessuale. Le altre accuse - La vicenda di Atena inizia nel 2014 quando fu bendata, malmenata e trascinata in carcere con l'accusa di disegnare vignette irriverenti. Rilasciata a novembre, la donna è stata arrestata appena sei settimane dopo. Mentre era libera, l'attivista aveva denunciato,in un video su YouTube, le angherie subite in cella e gli interrogatori da nove ore al giorno a cui era stata sottoposta. Durante la seconda detenzione, la donna è stata messa in isolamento e per mesi non ha parlato con nessuno. Dopo il secondo rilascio, sono arrivati una nuova accusa, un altro arresto e altre denunce di violenze subite in carcere seguite da uno sciopero della fame. E poi, come ultima trovata del regime iraniano, c'è stata quella della stretta di mano lussuriosa. E, per Atena, si è aperto un nuovo calvario in carcere. Anche il suo legale è stato imprigionato, per tre giorni, ma è uscito dal carcere dopo aver pagato una multa di 60 mila dollari.  L'appello - A diffondere la notizia è stata Amnesty International che denuncia la detenzione ingiusta della donna. "Atena è una prigioniera di coscienza che non ha compiuto alcun vero reato", dicono dalla ong che intanto ha lanciato un appello sul web per far liberare l'attivista, detenuta in carcere da quasi due anni. 

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