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Ex giornalista della Bbc trovata impiccata nei bagni dell'aeroporto di Istanbul

Matteo Legnani
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Una morte misteriosa, da spy story, quella di Jacky Sutton, 50enne ex giornalista della Bbc. La donna è stata trovata impiccata in uno dei bagni dell'aeroporto di Istanbul, uno dei più affollati e trafficati d'Europa. E anche, nella situazione geopolitica di oggi, un vero e proprio confine tra Est e Ovest, tra l'Europa e le zone di guerra come la Siria e l'Iraq o i Paesi da cui ogni giorno arrivano centinaia di migranti, che usano lo scalo come porta d'ingresso in occidente. Diretta in Iraq, dopo essere arrivata alle 22 di sera a Istanbul con un volo della Turkish Airlines proveniente da Londra, la donna aveva perso la successiva coincidenza per l'Iraq con destinazione Erbil. La Sutton si sarebbe rivolta al desk dell'aeroporto per chiedere informazioni su come ottenere un altro volo, la risposta è stata "deve comprare un altro biglietto". A quel punto, scrivono i media turchi, la donna sarebbe scoppiata in lacrime, protestando e spiegando di non avere i soldi per acquistarlo. Poi due ore di buco e il ritrovamento da parte di tre turisti russi, nel bagno dell'aeroporto, del corpo della donna privo di vita. La Sutton era attualmente direttore dell'Institute for War and Peace Reporting, un'organizzazione che supporta i giornalisti e gli attivisti che intendono operare in zone di guerra. "Qualcuno ha ucciso Jacky, lei non si sarebbe mai suicidata" ha dichiarato al Daily Mail il giornalista iracheno Mazin Elias, amico della Sutton. Cinque mesi fa, con un'autobomba esplosa a Bagdad, er stato ucciso il predecessore della Sutton.

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