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Nazismo e Vaticano, la rivelazione: Papa Pio XII complottava per uccidere Hitler

Giorgio Pinotti
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Pio XII stava tramando per eliminare Hitler: sono le conclusioni di un libro scritto dallo storico americano Mark Riebling. La storia non ha fino ad ora dato un giudizio molto lusinghiero di Eugenio Pacelli. Il Papa è stato accusato di essere troppo condiscendente col nazismo e in particolare gli si rimprovera il grave silenzio di fronte al genocidio ebraico. Anche se gli ambienti cattolici rivendicano una serie di salvataggi segreti messi in opera su volontà espressa (anzi, inespressa) del Papa. Il complotto - In realtà Pio XII stava lavorando nell'ombra contro il nazionalsocialismo. Una prova sarebbe una frase sibillina detta all'ambasciatore francese in Polonia. "Voi lo sapete da che parte stanno le mie simpatie. Ma non posso dirlo". Il Papa avrebbe dato sostegno logistico a gruppi clandestini tedeschi che progettavano di destituire Hitler. Ma i vari tentativi non ottennero risultati. Grazie a un efficientissimo servizio di spionaggio, sarebbe anche riuscito a impadronirsi di documenti riservati del Fuhrer, piani segreti di guerra, fogli e carte dei gerarchi del nazismo. Il giudizio - Occorre prudenza nel dare il giudizio su una figura controversa come quella di Papa Pacelli, il rischio di ricostruzioni parziali o di parte è sempre concreto. Forse un aiuto a stabilire quale ruolo abbia veramente giocato Pio XII potrà arrivare dai documenti desecretati degli archivi del Vaticano, come annunciato da Papa Francesco, per fare chiarezza su cosa sia accaduto in quel periodo.

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