Jet russo, l'ultima pista: fatto esplodere con una bombola da sub piena di gas e con detonatore
Una bombola da sub esplosa in volo. E', questa, una delle ipotesi su cui stanno lavorando i servizi segreti per spiegare le cause dello schianto dell'aereo russo precipitato in Sinai. Nella conferenza stampa del ministro dell'Aviazione civile del Cairo, non sono emerse novità di rilievo. Il volo, ha confermato l'esponente del governo, è durato 23 minuti e 14 secondi, il velivolo era ancora inclinato nella fase di salita, ed era già guidato dal pilota automatico. Si trovava a 4mila metri di altezza e viaggiava a 477 chilometri all'ora. "La commissione - spiega il ministro - sta considerando tutti i possibili scenari che hanno portato allo schianto". Uno di questi scenari contempla anche l'ipotesi che sia esplosa una bombola da sub. Sull'aereo si trovavano 50 bombole da sub, un fatto del tutto normale visto che il mare di Sharm El Sheikh è uno de paradisi delle immersioni subacquee. Ma la bombola non può essere esplosa per differenza di pressione, perchè va con le valigie nel vano bagagli che è pressurizzato. Questo non esclude il fatto che sia esplosa effettivamente una bombola da sub. Ma carica magari di gas e con un mini-detonatore. Bombola da sub che potrebbe aver passato i controlli solo grazie ad una complicità interna. Perché piena di aria compressa difficilmente sarebbe passata al controllo e sicuramente non sarebbe esplosa per cause del tutto "naturali".