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Un "grande fratello" a Sharmper mostrare ai turistil'Egitto senza violenze

Alla Bit di Milano presentato un sistema di webcam per le località del Mar Rosso. Obiettivo: rassicurare i turisti europei

Matteo Legnani
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L'Egitto è diviso in due da un paio d'anni a questa parte: ci sono Il Cairo, Suez, Porto Said e le altre città teatro delle violenze che tutto il mondo vede in diretta tv. E poi ci sono le località turistiche: Luxor, ma in primis i paradisi sul Mar Rosso. Dove nemmeno nei momenti più drammatici della rivoluzione che ha deposto Mubarak si è avvertito anche solo lontanamente un clima di tenzione. Questo è chiaro a chi abbia visitato Sharm El Sheikh, Hurghada o Marsa Alam negli ultimi due anni. Ma non a chi, magari, in Egitto non vi è mai stato e teme di trovarsi in difficoltà, vedendo le immagini del paese trasmesse dai telegiornali. E' contro questo pregiudizio che va il progetto presentato alla Bit (la fiera del turismo) di Milano dal ministro del Turismo egiziano, Hisham Zaazou: a ''sorvegliare'' Luxor, Aswan, Sharm el Sheikh, Hurghada o Mars Alam, ci sarà un sistema di webcam, un ''un grande fratello'' che in diretta mostrera', a chiunque si colleghi in rete, come trascorre le vacanze chi ha scelto la terra dei Faraoni. Il ministro ha poi smentito che nei piani del governo Morsi ci sia una "islamizzaizone" dell'industria turistica: "In Egitto i bikini sono benvenuti e non esistono restrizioni di nessun tipo'. Tutti, in Egitto, hanno ben chiara l'importanza dell'industria turistica. L'unica in grado di funzionare in questo momento''. Un settore che occupa 4 milioni di addetti.

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