Entomofagia

Formiche e cavalette fritte, ecco la ricetta della Fao contro la fame nel mondo

Marta Macchi

Grilli, larve e bruchi, un soffrittino olio e cipolla e voilà: ecco la cena perfetta, e ad alto contenuto proteico. Si, perché gli insetti hanno una proporzione di proteine e grassi molto più elevata rispetto a quella di carne e pesce. Bando perciò a bistecconi alla fiorentina, costolette d'agnello e filetti al pepe verde perché questi cibi consumano e inquinano troppo, insomma non sono eco-compatibili. Gli allevamenti da pascolo infatti sono responsabili dell'emissione di circa il 18% dell'anidride solforosa presente in atmosfera e, come se non bastasse, il rischio che in un futuro prossimo non ci saranno abbastanza proteine animali per nutrire tutti sembra - pian piano - divenire realtà, o almeno, così rende noto la Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura). Insetti - L'entomofagia - regime dietetico a base di insetti  - è un tipo di alimentazione molto diffuso.  Dall'America centrale e meridionale all'Africa, all'Asia, all'Australia e alla Nuova Zelanda  circa due miliardi di persone, soprattutto per necessità, si nutrono quotidianamente di lombrichi, formiche e cavalette. Dal punto di vista antropologico infatti questa è una pratica molto diffusa in particolari popolazioni del pianeta. Sono infatti circa 1900 gli insetti commestibili presenti sul pianeta. Nutrizione - Per ogni 100 grammi di bruchi essiccati per esempio, ci sono circa 53 grammi di proteine, il 15% di grasso e il 17% di carboidrati e il loro valore energetico si  misura intorno alle 430 kilocalorie ogni 100 grammi. Il problema - Rispetto al problema della fame del mondo la dieta entomologica può rappresentare una valida alternativa a quella carnivora. Attraverso la promozione di un miglior utilizzo delle risorse la quantità di alimenti attualmente disponibili potrebbe consentire a tutti gli abitanti della terra di assumere un numero sufficiente di calorie e nutrimento necessario: questa la ricetta della Fao per cercare di combattere la piaga della fame nel mondo.