Cliché

La casa di Barbie diventa realtàMa le femministe insorgono

Nicoletta Orlandi Posti

  La casa tutta rosa di Barbie diventa realtà: i fans della bamboletta della Mattel da oggi potranno entrare nella villetta divenuta realtà a Berlino, salire nella famosa ascensore, inoltrarsi dal maestoso ingresso, verso la cucina e la camera da letto, per perdersi nell'immenso armadio della reginetta di plastica. Con 49 euro (prezzo complessivo per una famiglia) si potrà realizzare il sogno atteso per 54 anni, tanti sono infatti quelli che separano la data di nascita di Barbie da oggi quando bambine e ragazze di tutto il mondo potranno vivere di vivere di persona il gioco.  Le donne non ci stanno - Ma all'entusiasmo dei fans si contrappone l'indignazione delle donne contrarie alla filosofia della bambola dal corpo perfetto quanto inverosimile. Con un evento pubblicizzato su Facebook si sono date appuntamento alle 15 ad Alexander Platz per una manifestazione al grido di "Occupy dream house". "Non non vogliamo che le ragazzine, soprattutto nell'età della scuola primaria, vengano esposte a una propaganda sessista", si legge nel manifesto di Occupy. "Perciò protesteremo pacificamente per un'educazione infantile senza sessismo. Ci sono molte alternative a Barbie", spiegano citando ad esempio l'eccentrica Pippi calzelunghe. Dichiarare guerra alla casa della bambola sexy, significa schierarsi "contro ogni clichè' sui ruoli", "contro la discriminazione delle donne sul lavoro", "contro i salari bassi e il carico domestico eccessivo subito ancora da alcune donne", si legge. Perchè avercela tanto con Barbie? "Perchè rappresenta l'immagine delle donne il cui solo compito è essere particolarmente belle e occuparsi della casa". Sotto attacco finiscono anche il seno prosperoso, i fianchi smilzi, la pancia piattissima: "Se fosse una donna vera non potrebbe stare in piedi, né sopravvivere viste le dimensioni".