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In Siria nuovo orrore jihadista: tagliano la testa a 3 cattolici

I francescani: "Non sono nostri monaci". Gli estremisti islamici: "Decapitati perché aiutavano il regime con le armi e volevano un loro ordine"

Ignazio Stagno
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Giustizia islamica. "Tre monaci francescani del convento di Ghassanieh, in Siria, sono stati decapitati dal Fronte al Nusra, dopo un processo sommario nel quale sono stati accusati di essere al soldo del regime". La notizia viene diffusa da Radio France International, che tra le vittime indica il religioso François Mourad. La notizia è stata confermata all'emittente dall'arcivescovo di Damasco, ma secondo altre fonti ad essere stati trucidati sarebbero stati un frate e altre due persone non appartenenti all'ordine religioso. Il custode di Terra Santa, Padre Pierbattista Pizzaballa, con un comunicato ufficiale ha smentito che le tre persone trucidate fossero francescani.  Immagini forti: l'esecuzione Guarda il video su Liberotv Il motivo - Di sicuro c'è che tre persone sono state deapitate. La loro colpa che hanno pagato con la vita? Volevano fondare un ordine religioso cristiano proprio nella città siriana di Ghassanieh. Dopo aver ottenuto l'autorizzazione da parte delle autorità siriane è scoppiata la bufera. La vicenda ha scatenato le reazioni del gruppo jihadista, che ha prelevato Mourad insieme ad altri due francescani per poi decapitarli. “Abbiamo avvertito la comunità internazionale", ha spiegato il generale Riad al-Assad, capo dell'Esercito siriano libero, contattato telefonicamente da Rfi. L‘ufficiale ha spiegato anche di aver scritto a diversi funzionari di vari paesi internazionali per  avvertirli del pericolo rappresentato dai gruppi jihadisti in Siria.    Morte annunciata - “Alcuni paesi stanno anche sostenendo questi gruppi”, ha denunciato, sottolineando come la loro presenza rappresenti un pericolo per il popolo siriano. La morte dei tre uominipoteva essere evitata. Lo scorso 24 giugno era stato padre Pierbattista Pizzaballa, custode di Terra Santa, a riportare la denuncia del suo  ministro regionale in Siria, padre Halim Noujaim: aveva spiegato come il giorno precedente un gruppo di ribelli era entrato nel convento di Ghassanieh, facendo razzia e distruggendolo. Pizzaballa aveva anche riportato la voce della morte di padre Francois Mourad, un eremita cattolico, che aveva trovato rifugio nel convento. Poi è arrivata l'esecuzione delle tre le vittime. Per giustificare la decapitazione gli jihadisti hanno accusato i monaci di aver aiutato il regime nel trasporto di armi e munizioni. (I.S.)

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