Usa: "Domani le prove che Assad ha usato le armi chimiche"
Washington, 28 ago. (Adnkronos/Ign) - L'amministrazione Obama ritiene che l'intelligence americana abbia potuto stabilire come le forze del regime siriano abbiano immagazzinato, assemblato ed usato le armi chimiche che sarebbero state utilizzate nel corso dell'attacco fuori Damasco. A riferirne sono funzionari statunitensi citati dal Washington Post, secondo i quali l'amministrazione si prepara a divulgare le prove, forse gia' domani, che dovrebbero dimostrare che e' il presidente siriano Bashar Assad il responsabile di cio' che i funzionari americani hanno definito un "innegabile" attacco chimico che ha ucciso centinaia di persone alla periferia della capitale. Il rapporto, messo a punto dall"Office of the Director of National Intelligence', e' uno degli ultimi passi che l'amministrazione sta compiendo prima di una decisione del presidente Barack Obama su un attacco militare americano in Siria. I tempi di una risposta militare dipendono non solo dalla necessita' di raccogliere prove incontrovertibili contro Assad - anche in virtu' del ricordo di una guerra basata su false denunce circa l'esistenza di armi di distruzione di massa, scrive il quotidiano - ma anche dal bisogno di consultarsi con il Congresso ed i partner internazionali. Un'altra questione e' quella dell'incolumita' degli ispettori delle Nazioni Unite in Siria, spiega una fonte citata dal giornale. Gli esperti internazionali, che lunedi' hanno effettuato le ispezioni nel primo giorno della missione della durata originariamente prevista di 4 giorni, hanno dovuto rimandare il sopralluogo di martedi' per motivi di sicurezza. "Siamo preoccupati per la possibilita' che il governo siriano possa cercare di rinviare l'accesso e negoziare in modo da prolungare il processo ed evitare conseguenze", ha spiegato un funzionario. Il continuo bombardamento della zona del massacro e di quelle circostanti, "assicura maggiore tempo e spazio per cercare di coprire le cose e rinviare il tutto". Un tema che non e' stato verosimilmente affrontato nel rapporto dell'intelligence - spiega ancora il giornale - riguarda invece il perche' di un attacco con armi chimiche da parte di Assad malgrado il rischio di una risposta internazionale. L'amministrazione Obama ha respinto l'idea di una colpa possibile dei ribelli, sostenendo che solo il governo di Damasco dispone delle armi usate in quella circostanza.