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Obama mette a dieta gli Usa

Più tasse sui cibi malsani

Albina Perri
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 Mangiare sano e mantenersi in forma è la filosofia di vita del  presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Ogni giorno, infatti, l'inquilino della casa bianca, controlla la sua alimentazione e si ritaglia del tempo per l'esercizio fisico. Adesso la sfida è quella di convincere gli americani appassionati di hamburger, snack e patate fritte a cambiare registro. Anche se, più che un consiglio quello del Presidente americano assomiglia moltissimo a un diktat. Infatti, secondo la rivista on-line 'Politico', sarà proprio la campagna a favore di un' alimentazione più sana e nutriente uno dei pilastri fondamentali della riforma sanitaria promossa dalla Casa Bianca. Non bisogna farsi ingannare, avverte il giornale, dalle ultime scappatelle presidenziali in alcuni dei più noti fast food di Washington. I panini dell'era Clinton e le bistecche dell'epoca Bush sono ormai un lontano ricordo. Ora vanno di moda la frutta fresca e la verdura, magari raccolta nel proprio orto, come quello che Michelle, ha piantato nel giardino della Casa Bianca, appena arrivata a Washington, primo caso nella storia americana, per incoraggiare il consumo di prodotti di stagione, coltivati in maniera biologica. Cambiare la cultura alimentare di un popolo non è però un'impresa semplice. Ma al di là del costume, Obama e il congresso si stanno muovendo concretamente su diversi fronti per avere un'America più sana, con un attivismo mai registrato prima. Qualunque futura riforma sanitaria, sarà infatti sottoposta al giudizio di esperti della nutrizione e conterrà analisi approfondite sul tasso di obesità e programmi a tutela del benessere nei posti di lavoro e negli uffici pubblici. Lo stesso presidente punta molto sulla prevenzione di base che si può fare già nelle scuole, con l'aumento delle ore dedicate all'attività fisica, pasti più nutrienti, più piste ciclabili e aree pedonali.. Perfino il congresso sta prendendo in seria considerazione un sistema di disincentivi fiscali per ridurre il consumo di bevande alcoliche o piene di zucchero. La campagna salutista di Obama, ovviamente rischia di irritare quella parte di elettorato americano, assolutamente non disposta a pagare di più per colpa del governo la propria birra quotidiana. Tuttavia i dati economici danno ragione alla Casa Bianca: le spese mediche per la cura di malattie croniche legate all'alimentazione rappresentano il 75% dell'intero budget della sanità pubblica e ammontano a 75mila miliardi di dollari. Se Obama riuscirà nella sua impresa, farà stare meglio gli americani e potrà risparmiare ingenti risorse da destinare alla copertura sanitaria per tutti.

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