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I rom si fanno il partito: pronti a correre per il parlamento

Rds (partito Democratico dei Rom) rappresenta la comunità nomade del paese e si candida per le politiche di fine ottobre

Roberto Procaccini
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Le possibilità di superare la soglia di sbarramento (5 per cento) sono scarse, ma i Rom della Repubblica Ceca ci provano lo stesso. Si chiama Partito democratico dei Rom (RdS), è la formazione politica che si propone di rappresentare gli interessi della comunità nomade del paese mitteleuropeo. Rds correrà a fine mese alle elezioni per il rinnovo del parlamento nazionale. "Vogliamo motivare i Rom a lavorare e mandare i bambini a scuola - dice il leader di Rds, Miroslav Tancos -. Vogliamo impegnarci per la creazione dei posti di lavoro per la nostra gente, e in generale vogliamo proteggere donne madri, pensionati, ammalati, disoccupati e socialmente deboli". Lo scopo della formazione, sostiene Tancos, è dare unione a una comunità che altrimenti marcia divisa. Allo stesso tempo l'intenzione è abbattere i clichè e dimostrare "che i 'nomadi' non vogliono pietà ed elemosine, ma occasioni di lavoro per far vedere quanto valgono". Il partito democratico dei Rom (sigla registrata lo scorso agosto) si presenta in 4 regioni su 14. La comunità nomade della Repubblica Ceca è composta da circa 250mila persone, su una popolazione complessiva di 10,5 milioni di abitanti.

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