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Federica Mogherini si inventa lo stato palestinese: ora basta, così infanga l'Italia

Andrea Tempestini
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Lo «Stato di Palestina» esiste già. Almeno per Federica Mogherini. Incurante dei tempi, e delle trattative diplomatiche ben lontane dalla conclusione, l'Alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza dell'Unione europea ha già concesso quanto sta a cuore ad Abu Mazen. Lunedì 22 gennaio il presidente dell'Autorità nazionale palestinese era a Bruxelles per incontrare i ministri degli Esteri dei Paesi Ue. Ai quali ha ricordato la richiesta palestinese: il rapido riconoscimento dello «Stato di Palestina». Un passo finora compiuto solo dalla Svezia. Dopo il pranzo con i responsabili delle diplomazie del Vecchio continente, lo stesso Abu Mazen e Mogherini hanno dato vita a una conferenza stampa congiunta. Ed è qui che Mogherini, che nel corso dei colloqui con il numero uno dell'Anp ha più volte ribadito la volontà europea di venire incontro ai desideri palestinesi, ha di fatto riconosciuto - in solitudine - il nuovo Stato. È successo quando Mogherini ha confermato il «fermo impegno dell'Ue per la soluzione dei due Stati, con Gerusalemme capitale di entrambi: lo Stato di Israele e lo Stato di Palestina». Così quello che oggi è un nodo ancora da sciogliere - il riconoscimento della Palestina - per Mogherini è già archiviato. Un'altra perla, dopo le posizioni filo-iraniane sul nucleare e l'opposizione a Donald Trump su Cuba, per il “ministro degli Esteri” di Bruxelles. Leggi anche: "Ho altro da fare": la Mogherini sputa su 13 miliardi

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