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Nobel dell'Economiapremiati Fama, Hansen e Shillerecco le motivazioni

Il premio più ambito a tre americani: Shiller predisse la bancarotta di Lehman Brothers, Fama ha redatto uno studio su come il prezzo delle azioni reagisce a un evento, Hansen si è occupato di mercati finanziari

Lucia Esposito
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L'Accademia di Svezia assegna il Nobel per l'Economia a tre economisti americani teorici dei mercati finanziari: Eugene F. Fama, classe 1939, Lars Peter Hansen, nato nel 1952 a Minneapolis e Robert J, Shiller, nato nel 1946 a Detroit, sono i tre studiosi premiati dalla Royal Swedish Academy of Sciences per "il loro lavoro sull'andamento dei mercati finanziari" e le loro "analisi empiriche sui prezzi degli asset".   Il più famoso dei tre, Robert James Shiller (Bob per gli amici), classe 1946, insegna all'università di Yale ed è considerato tra i 100 economisti più influenti del pianeta:  secondo un sondaggio della Bloomerg, va considerato tra le 50 persone più influenti nella finanza globale. Era già stato nella rosa dei candidati nella scorsa edizione, ma all'epoca le previsioni vennero smentite. Studioso delle bolle speculative, predisse la bancarotta di Lehman Brothers, la crisi dei mutui americani e la tempesta finanziaria globale.   Eugene Fama, 1939, professore di Finanza all'Università di Chicago, è stato invece il primo a redigere uno studio ad hoc per analizzare come il prezzo delle azioni reagisca ad un evento. Noto anche per essere l'autore della teoria del mercato efficiente, in una recente intervista ad un quotidiano Usa, ha spiegato che le turbolenze dei mercati finanziari sono le "vittime" della recessione, e "non la causa".   Infine, Lars Peter Hansen, il più giovane dei tre, lavora presso il dipartimento dell'Economia di Chicago. E' considerato un econometrista nel senso più puro del termine e i suoi studi si sono concentrati sui mercati finanziari. In particolare, tutti gli studiosi di economia hanno dovuto fare i conti con il cosiddetto "fattore di sconto stocastico" di cui è l'ideatore.  Per l'economista Giacomo Vaciago, da anni ci si aspettava un Nobel Shiller e Fama. Quest'ultimo "è il teorico dell'efficienza dei mercati - spiega Vaciago - mentre Shiller è il teorico delle bolle speculative e dell'instabilità dei mercati. Dare un premio a entrambi significa voler evidenziare che l'efficienza e l'instabilità dei mercati non sono due cose inconciliabili. In altre parole significa dire che i mercati, per quanto efficienti, non sono stabili". Il nobel a Fama, Shiller e Hansen, conclude Vaciago, "è un premio alla cosiddetta vigilanza macroprudenziale, quella, per intenderci, che dovrà esercitare L'Esrb, il comitato della Bce creato per evitare i rischi sistemici. Significa che l'efficienza finanziaria da sola non basta a garantire la stabilità a far andare bene le cose

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