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Lifeline, "Malta ci impedisce di entrare in porto": l'ultima mossa sporca, la battaglia continua

Davide Locano
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Il caso della Ong Lifeline, con la complicità di un incontro segreto tra Emmanuel Macron e Giuseppe Conte, sembrava essersi sbloccato. Sembrava, appunto. La soluzione sembrava essere l'approdo a Malta e, dunque, la ridistribuzione aerea degli immigrati tra i Paesi europei pronti a farsene carico. Peccato che ora, dalla Lifeline, arrivino informazioni differenti: "Un giorno fa erano arrivate notizie dell'ultima ora secondo cui saremmo potuti andare a Malta ma non abbiamo ancora alcuna autorizzazione. Ora chiediamo se possiamo almeno ripararci davanti alla costa maltese dalle onde alte e dal forte vento. Molti soffrono il mare". Insomma, Malta non avrebbe ancora dato alcun tipo di autorizzazione all'attracco. Su Twitter, il capitano Claus-Peter Reisch aggiunge la richiesta di "ingresso nelle acque maltesi per cercare riparo rispetto alla situazione meteorologica delle prossime ore. Come sapete ci attendiamo un'altra fase di forte vento e di mare alto nelle prossime ore. Abbiamo a bordo un gran numero di persone che soffre fortemente il mare", ha ribadito. Leggi anche: Lifeline, la rappresaglia dell'Europa: come minaccia l'Italia

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