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Immigrati, la Aquarius prende a bordo 141 africani al largo della Libia: nuova sfida a Salvini?

Matteo Legnani
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Qualche giorno fa la Aquarius era salpata da Marsiglia per una nuova missione nel canale di Sicilia dopo la chiusura dei porti italiani che a inizio luglio l'aveva costretta a far rotta su Valencia. Oggi, la nave delle Ong Sos Mediterraneè e Medici Senza Frontiere, battente bandiera francese, ha soccorso un barcone di legno con a bordo 26 immigrati africani, tra cui sei donne. Immigrati che nel corso della giornata, secondo ilgiornale.it, sono diventati 141 in seguito al trasbordo da altre imbarcazioni provenienti dalle coste africane. Il trasbordo è avvenuto quando la Aquarius si trovava a 26 miglia dalle coste libiche, ovvero sole 6 miglia al di fuori delle acque territoriali di Tripoli. Insomma, il modus operandi delle Ong resta lo stesso: andare a recuperare gli immigrati il più vicino possibile alle coste africane, anche se dopo le minacce di Tripoli ("se entreranno di nuovo nelle nostre acque territoriali reagiremo") sarà difficile che una le due navi (l'altra è la Open Arms) operative in zona si avventurino di nuovo oltre il limite delle venti miglia. Le informazioni sul "salvataggio" sono state fornite via Twitter da Medici senza Frontiere. Chissà se la Aquarius vorrà ingaggiare una nuova sfida con le autorità italiane circa il porto di sbarco dei 26 (ed eventuali altri che dovesse raccattare in mare successivamente). Leggi anche: Immigrati, la Libia minaccia le Ong: "Se entrate nelle nostre acque..."

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