Datagate

Obama intercettava anche la Merkel

Michele Chicco

Anche il cellulare privato di Angela Merkel intercettato dai servizi segreti americani. Il Nsagate continua a mietere vittime ed oggi è il turno della Cancelliera tedesca. La denuncia è del portavoce del governo teutonico Steffen Seibert che ha aggiunto come questo comportamento sia stato considerato "del tutto inaccettabile" dalla cancelliera. La Merkel, oggi pomeriggio, da Berlino subito dopo aver letto i dispacci del controspionaggio tedesco ha chiamato il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, per chiedere spiegazioni.  Spioni - Adesso la situazione è nelle mani del presidente americano che dovrà ricucire in Europa, ormai, rapporti con diversi paesi. Solo pochi giorni fa, infatti, era stato il presidente francese Françoise Hollande a bacchettare Obama dopo aver saputo che anche lui subiva intercettazioni a stelle e stirsce. Adesso il dubbio che serpeggia in Europa è perché Obama non si fidi della classe politica del vecchio continente, tanto da mettere sotto controllo i cellulari dei leader politici. Obama continua a negare ed anche il Segretario di Stato John Kerry, oggi in visita istituzionale in Italia, nega ogni coinvolgimento del governo americano nelle attività di spionaggio. Ma alla favola del "non siamo spioni" ormai credono in pochi. Italia - Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha annunciato la volontà di "raggiungere chiarezza" per dovere nei confronti dei cittadini italiani. Intanto il Copasir - l'organismo parlamentare che controlla i servizi segreti - oggi ha chiesto che sia fatta piena luce su una vicenda che metterebbe a rischio i rapporti con gli Stati Uniti d'America e minerebbe la libertà di un Paese libero come l'Italia.