politica del disgelo

Vaticano, Papa Francesco è davvero comunista? Il viaggio dal dittatore rosso

Caterina Spinelli

L'invito in Corea del Nord rivolto a Papa Francesco arriva in via ufficiale. È lo stesso leader di Pyongyang, Kim Jong-Un, a rivolgersi al Pontefice, mostrandosi pronto "ad accoglierlo ardentemente". A riferirlo è Kim Eui-kyeom, portavoce della Presidenza sudcoreana, che racconta: "Il presidente nordcoreano ha chiesto a Moon Jae-in (leader sudcoreano), presto in Vaticano per incontrare Bergoglio, di consegnare il messaggio da parte sua". Leggi anche: Kim e Moon, intese per la denuclearizzazione Il Vaticano e la Corea del nord non hanno rapporti diplomatici. Il paese, infatti, è sottoposto a dittatura e da un decennale isolamento internazionale. Nonostante tutte le religioni siano ammesse a patto che non interferiscano con lo Stato, sono pochissimi luoghi di culto autorizzati dal regime, perché nessuna attività religiosa pubblica è consentita.  Leggi anche: Kim invita Papa Francesco a Pyongyang L'invito a Francesco però non stupisce più di tanto se si pensa alla politica del disgelo che Kim Jong-un sta portando avanti nell'ultimo anno, culminata nello storico incontro col presidente americano Donald Trump. Mike Pompeo, segretario di Stato a stelle e strisce, ha riferito da Seul che "il leader nordcoreano è pronto a permettere agli ispettori internazionali di visitare sia il sito di test nucleari sia quello sperimentale dei missili". Non solo, perché Kim, in occasione del summit con Moon, aveva anche proposto la denuclearizzazione del Nord.