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Ong, chi finanzia le barche di Luca Casarini e compagni: quei clamorosi 485mila euro

Davide Locano
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«Ciao amico! Naviga con noi! Sostieni Mediterranea Saving Humans, aderisci al crowdfounding, finanzia la barca "Mare Jonio" che se ne fotte della legge, delle autorità e che si fa guidare da simpatici pregiudicati come Luca Casarini! Contatta "Banca etica" che ha organizzato il crowdfounding (va bene, non sai che cazzo è un crowdfounding: in pratica devi mandarci dei soldi) e che ha già concesso un prestito di 465mila euro! Tutti soldi presi da 41mila correntisti che di Casarini e dell' immigrazione illegale magari non sapevano un accidente, certo, ma ora sono tutti felici di ritrovarsi in compagnia di Nichi Vendola, dell' Arci, della celebre associazione "Ya Basta" di Bologna, dell' Ong tedesca Sea watch oltre all' attuale sottosegretario all' Economia Laura Castelli e un' altra quindicina di parlamentari grillini! Tutti nella stessa banca, anzi barca, che festa! Ti aspettiamo! Mandaci i soldi, pirla!». Questa è la versione semiseria. La versione seria è uguale. Più o meno uguale. La nave Mare Jonio che ha «salvato» 49 migranti (che li ha fatti espatriare illegalmente) è un' invenzione finanziaria di Banca Etica, un istituto di credito popolare in forma di cooperativa che agisce «nel rispetto delle finalità di cooperazione e solidarietà» (lo si legge nel loro sito) e dove per esempio ogni conto corrente, contrattualmente, sostiene in quota anche la ong Medici senza Frontiere. In pratica, questa banca ha anticipato circa 460mila euro alla Mediterranea Saving Humans, altra ong nata appena nel giugno scorso e che ha operato a partire dal 3 ottobre. La stessa banca ha poi organizzato un crowdfunding che in pratica sarebbe una colletta, ma che oggi usa definirsi «processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone e organizzazioni». Nel sito della banca si legge che «il fido è anche garantito da garanzie personali prestate da alcuni parlamentari», e il testo d' invito recitava: «Regala miglia di navigazione a Mediterranea... entro 24 ore riceverai per email il bellissimo calendario delle maree Quella di Mediterranea è un' azione di disobbedienza morale ma di obbedienza civile». LA COLLETTA Certo. Questa colletta, comunque, portò a raccogliere 586mila euro (l' obiettivo era 700mila) che bastarono per la barca e soprattutto l' exploit dell' altro giorno. Sulla carta (anzi, sul web) la banca rende pubblici i finanziamenti erogati, ma i dettagli - se le violazioni di legge sono dettagli - i soci li apprendono a cose fatte. Quindi è a cose fatte che hanno appreso di avere Luca Casarini, ormai, come loro più noto testimonial: uno spot che per la legge dei numeri porterà molti soci a schierarsi automaticamente con Matteo Salvini anche se avesse proposto di cannoneggiare la Mare Jonio. I soci, comunque, sono circa in 41mila tra società (16 per cento) e singoli individui (84 percento, 34mila persone fisiche) e non sono solo italiani: molti sono spagnoli e tutti, in teoria, dovrebbero condividere le aree di finanziamento, compreso quindi il «soccorso» dei migranti con biglietto di sola andata. Alcuni degli aderenti a questa banca li abbiamo citati, e potremmo aggiungere realtà del calibro del magazine online «I Diavoli» o imprese sociali come «Moltivolti» di Palermo, ma un posto speciale ce l' ha indubbiamente il Movimento cinque stelle: utilizzò proprio quell' istituto, a suo tempo, anche per la nota sceneggiata di restituzione di soldi allo Stato con assegni giganti inquadrati dalle telecamere. Insomma: la banca che ha fottuto metà del governo (la Lega) è la banca dell' altra metà del governo (i grillini). Leggi anche: "Ora linea dura": Di Maio gioca a fare il leone con Salvini Sul sito di Banca Etica si apprende che «la nave ha l' obiettivo di svolgere attività di monitoraggio, testimonianza e denuncia della drammatica situazione che quotidianamente vede donne, uomini e bambini rischiare la propria vita, attraversando il Mediterraneo centrale, nell' assenza di soccorsi generata dalle recenti politiche italiane ed europee». Evidentemente il monitoraggio comprende la forzatura di blocchi navali e la disobbedienza alle forze dell' ordine, ma si vede che sono forzature e disobbedienze etiche. E comunque, la banca, si è formalmente limitata a concedere un prestito. Del resto il vicepremier Luigi Di Maio, nell' ottobre scorso, disse che la nave «è una sentinella civica, nient' altro». S' è visto. PD E CINQUE STELLE Tra i dettagli, ora, c' è che i soci di Banca Etica potrebbero rischiare di aver finanziato eventuali contatti di Luca Casarini con i trafficanti nonché un' operazione finalizzata a creare un caso politico alla vigilia del voto sull' autorizzazione a procedere di Palazzo Madama: queste, almeno, le accuse mosse apertamente dal Viminale. Nel sito di Banca Etica si legge che ai soci è garantita «massima trasparenza su come sarà gestito il risparmio raccolto», «escludendo impieghi in settori che possono non essere consoni ad una visione etica dell' impiego del denaro». Traduzione: niente fondi d' investimento con aziende che magari inquinano o commerciano armi, e però è spuntato mezzo milione di euro per l' immigrazione clandestina di 49 libici (fanno circa 12mila a cranio) sotto l' occhio attento - perbacco - dell' Ethical Screening, cioè un comitato di selezione etica degli investimenti fatti utilizzando «un portafoglio selezionabile dai clienti dell' istituto bancario sulla base di giudizi etici». Etica ovunque. Sarà per questo che un paio d' anni fa 53 deputati del Pd, di Sinistra italiana e dei Cinque Stelle si sono battuti per inserire agevolazioni alla «finanza etica» nella legge di bilancio. di Filippo Facci

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