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E' un maschio

Royal Baby

AdnKronos
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Londra, 6 mag. (AdnKronos) - E' un maschio. Così i media britannici hanno annunciato la nascita del primo figlio di Meghan Markle e del principe Harry di cui ha dato notizia su Twitter l'account della coppia. Mamma e figlio "stanno bene", si legge. Il bambino, settimo in linea di successione della monarchia britannica e di cui non è stato svelato ancora il nome, pesa 3,260 chili. "Siamo lieti di annunciare che il Duca e la Duchessa di Sussex hanno dato il benvenuto al loro primogenito alle 5:26 di questa mattina. Il figlio della loro altezze reali pesa 3,260 chili" si legge in un post. "La Duchessa e il bambino stanno entrambi bene e la coppia ringrazia tutti coloro che hanno condiviso la loro emozione e dato sostegno durante questo momento molto speciale della loro vita" scrivono invece su Instagram. Centinaia di persone sono in coda davanti al cancello di Buckingham Palace per fotografare il tradizionale annuncio della nascita del Royal baby. Nell'annuncio, la regina e la famiglia reale si dicono "felicissimi" della notizia della nascita del primogenito del principe Harry e di Meghan, il duca e la duchessa di Sussex. La mamma e il bimbo "stanno entrambi bene".LA FAMIGLIA REALE - Anche l'account ufficiale della famiglia reale ha dato la notizia della nascita del bambino: "La regina, il duca di Edimburgo, il principe di Galles, la duchessa di Cornovaglia, il duca e la duchessa di Cambridge, Lady Jane Fellowes, Lady Sarah McCorquodale e Earl Spencer sono stati informati e sono felice della novità" si legge in un post. Mentre in un altro si specifica che "la madre della Duchessa, Doria Ragland, è felicissima dell'arrivo del suo primo nipote ed è con la coppia al Cottage Frogmore". HARRY - "Sono molto felice di annunciare che Meghan e io abbiamo avuto un bambino, un bambino sano. Sono incredibilmente orgoglioso di mia moglie" le prime parole del principe rilasciate alla stampa. "È l'esperienza più incredibile che potessi immaginare, sono assolutamente al settimo cielo" ha continuato, emozionato e sorridente, rivolgendosi ai giornalisti schierati di fronte alla residenza in Sussex di Frogmore Cottage, vicino al castello di Windsor. "Come direbbe ogni papà, questo bimbo è fantastico ed entrambi siamo assolutamente elettrizzati e grati per tutto l'amore e il sostegno ricevuto" ha detto ancora Harry, precisando che "mostreremo il bimbo al mondo in un paio di giorni". L'ESPERTO - E' un maschietto, pesa quasi tre chili e trecento grammi e già si scatenano le scommesse sul nome. Il settimo erede al trono britannico è appena nato, e ha catalizzato l'attenzione del mondo. Ma cosa ci spinge a interessarci del destino del nuovo Royal baby? Il primogenito del principe Harry, duca di Sussex, e dell'ex attrice statunitense Meghan Markle "ha un indiscutibile fascino, che consiste nella concretizzazione del passaggio tra un mondo immaginario e desiderato, ovvero l'essere re, principe o nobile, e un'esperienza comune, anche se emotivamente forte, come quella di avere un bimbo. In pratica, ci appropriamo di una parte della favola magica dei reali inglesi: anche io, da neopapà o neomamma, sono stato un po' come loro", spiega all'Adnkronos Salute Massimo di Giannantonio, presidente eletto della Società italiana di psichiatria (Sip) e ordinario al dipartimento di neuroscienze dell'Università di Chieti-Pescara. Se il bimbo di Harry e Meghan ci fa sentire più vicini i reali britannici, "questo accade - continua Di Giannantonio - anche perché vediamo come persone con uno status superiore compiono gesti normali, condividono momenti di vita comuni a molti di noi. Anche se in genere si pensa che le loro esistenze siano prive di problemi, eventi come una nascita ci fanno sentire più vicini alla loro favola magica. E questo proprio perché assistiamo a una perfetta coincidenza tra la normalità e l'eccezionalità". Insomma, con l'arrivo del Royal baby ci sentiamo "tutti un po' principi, autorizzati a vagheggiare cose belle". Una dimensione fantastica che è parte del fascino che i discendenti della Regina Elisabetta continuano ad esercitare, non solo sui propri sudditi, tra un matrimonio e un battesimo.

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